“Voglio pranzare qui” e ricevi 190 euro: se usi queste parole precise te li danno subito senza fiatare | Mangi primo e secondo e intaschi la cifra
Pranzare – fonte pexels – sicilianews24.it
Tutti i dettagli su una misura che potrebbe cambiare le abitudini a tavola.
Il bonus fiscale dedicato ai genitori con figli studenti è stato confermato per il 2025 e persino potenziato con l’ultima legge di Bilancio. La detrazione Irpef massima è stata infatti aumentata da 152 a 190 euro, con l’obiettivo di sostenere economicamente le famiglie in un periodo di calo demografico. Questo incentivo si aggiunge ad altre misure già in vigore, come l’assegno unico per figli a carico e il bonus asilo nido. Essendo una detrazione, il bonus permette di ridurre direttamente l’Irpef da pagare, diversamente dalle deduzioni fiscali che agiscono sul reddito imponibile.
Le spese scolastiche possono rappresentare un peso significativo per il bilancio familiare, e proprio per questo motivo è stata prevista questa agevolazione. Il bonus è destinato a tutti i genitori con figli a carico, indipendentemente dal loro ISEE o dall’età anagrafica dei ragazzi, a patto che frequentino la scuola dell’infanzia, la scuola primaria, la scuola secondaria di primo grado (medie) o la scuola secondaria di secondo grado (superiori).
Tra le spese che possono essere portate in detrazione rientrano i costi per corsi di lingua, musica e arte, così come le spese per le gite scolastiche e la mensa. Anche le tasse per il diploma e l’esame di Stato rientrano tra le spese agevolabili. Tuttavia, non è possibile ottenere la detrazione per l’acquisto di libri, zaini o altro materiale didattico.
Un aspetto importante è che la detrazione non viene riconosciuta automaticamente, ma deve essere richiesta dal genitore in fase di dichiarazione dei redditi. Per farlo, è necessario indicare le spese sostenute nel modello 730, precisamente nel quadro E (voce “oneri e spese”), utilizzando il codice 12, che si riferisce specificamente alle spese di frequenza scolastica.
Come funziona la detrazione e le novità per il 2026
Fino all’anno scorso, la detrazione Irpef era del 19% su un massimo di 800 euro di spese scolastiche, il che significava un risparmio fiscale massimo di 152 euro per figlio. Con la nuova legge di Bilancio, l’importo massimo delle spese detraibili è stato portato a 1.000 euro, aumentando così la detrazione massima a 190 euro.
Questa modifica entrerà in vigore per le spese scolastiche sostenute nel 2025 e sarà applicata nella dichiarazione dei redditi del 2026. Pertanto, le famiglie potranno beneficiare dell’aumento solo dal prossimo anno.
Tavolo cena – fonte pexels – sicilianews24.it
Requisiti e modalità di pagamento per accedere al bonus
Per usufruire della detrazione fiscale, è fondamentale conservare ricevute e fatture che riportino il nome dello studente, la scuola frequentata e la motivazione della spesa. Inoltre, i pagamenti devono essere effettuati con modalità tracciabili, come bonifico, carta di credito/debito o assegno.
Seguendo queste indicazioni, le famiglie potranno ridurre il peso economico delle spese scolastiche e beneficiare di un piccolo ma concreto aiuto fiscale.
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