Ultim’ora INPS, introdotto l’ACCORDO DISOCCUPAZIONE: tu non lavori e lei ti ‘regala’ contributi | Se glielo chiedi così non può dirti di no
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Ultim’ora INPS, introdotto l’ACCORDO DISOCCUPAZIONE: tu non lavori e lei ti ‘regala’ contributi | Se glielo chiedi così non può dirti di no

Inps – fonte pexels – sicilianews24.it

Questo nuovo accordo potrebbe essere molto vantaggioso per molti lavoratori.

L’INPS introduce una nuova possibilità per chi ha periodi di lavoro scoperti da contributi: l’Accordo Disoccupazione. Questo strumento permette di colmare i cosiddetti “buchi contributivi” derivanti da periodi di disoccupazione, maternità o interruzioni lavorative, consentendo al cittadino di riscattare questi momenti vuoti e aumentarne così il valore pensionistico. L’iniziativa mira a garantire una maggiore tutela previdenziale, offrendo l’opportunità di incrementare l’importo della futura pensione attraverso il versamento volontario di contributi.

Questo meccanismo è particolarmente utile per chi ha affrontato periodi lavorativi irregolari o ha interrotto temporaneamente la propria attività lavorativa. Riscattando tali periodi, è possibile aumentare gli anni di contribuzione utili al calcolo della pensione e raggiungere prima i requisiti richiesti per l’accesso al trattamento pensionistico. L’Accordo Disoccupazione si presenta quindi come un valido strumento per chi desidera migliorare la propria posizione previdenziale.

Il riscatto contributivo è un’opzione già prevista dall’ordinamento previdenziale italiano, ma l’Accordo Disoccupazione ne semplifica le modalità di accesso e amplia i casi applicabili. Attraverso questa opportunità, il cittadino può richiedere all’INPS di versare i contributi mancanti relativi a periodi di inattività, come la disoccupazione o la maternità, previo pagamento di un importo calcolato in base ai redditi percepiti. Questo versamento consente di rendere quei periodi utili ai fini pensionistici, incrementando la base di calcolo della pensione.

Un esempio concreto è il riscatto degli anni universitari. Se durante gli studi non sono stati versati contributi, è possibile riscattare quel periodo, rendendolo valido ai fini previdenziali. Anche in questo caso, l’onere del riscatto dipenderà dall’età del richiedente e dalla sua situazione lavorativa. Il vantaggio? Quegli anni possono sommarsi agli anni di lavoro effettivi, anticipando la pensione o aumentando l’importo finale.

Chi può richiederlo e come fare domanda

Possono accedere all’Accordo Disoccupazione tutti i lavoratori che abbiano avuto periodi scoperti da contribuzione e intendano colmare queste lacune. La domanda si presenta direttamente all’INPS, tramite il portale ufficiale o con l’assistenza di un patronato. Sarà l’ente previdenziale a calcolare l’importo dovuto per il riscatto e a fornire un piano di pagamento, che potrà essere rateizzato per agevolare il contribuente.

Il versamento dei contributi riscattati rappresenta un investimento sul proprio futuro pensionistico, migliorando la posizione contributiva complessiva. Inoltre, alcune categorie di lavoratori possono beneficiare di agevolazioni fiscali sul costo del riscatto, rendendo l’opzione ancora più conveniente.

Euro – fonte pexels – sicilianews24.it

Un’occasione per aumentare la pensione futura

L’Accordo Disoccupazione si inserisce nelle politiche previdenziali che mirano a ridurre le disuguaglianze nel trattamento pensionistico, tutelando chi ha avuto carriere lavorative discontinue o interrotte. Oltre ai periodi di disoccupazione, possono essere riscattati anche periodi di aspettativa non retribuita o assenze prolungate per motivi personali, offrendo un quadro più completo della propria storia contributiva.

Questa opportunità permette di guardare con maggiore serenità al futuro pensionistico. Valutare la possibilità di riscattare i periodi scoperti può fare la differenza tra una pensione minima e un trattamento più adeguato alle proprie esigenze. Se hai avuto pause nella tua carriera lavorativa, è il momento giusto per considerare questa opzione e garantire una pensione più solida.

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