Sicilia in arancione, Musumeci: “Il nuovo Dpcm si può perfezionare”
La Sicilia passa in fascia arancione da lunedì, una decisione presa dal ministro della Salute Roberto Speranza che ieri pomeriggio ha firmato l’ordinanza con la quale lsola passa in “arancione” insieme ad altre tre regioni: Abruzzo, Friuli Venezia Giulia e Piemonte.
Il presidente della Regione Nello Musumeci nel primo pomeriggio di ieri aveva già dichiarato: “Ci stiamo avvicinando verso la zona arancione, perché nonostante tutti gli sforzi fatti i reparti di Terapia intensiva sono pieni di persone non vaccinate che ci spingono verso questo colore”.
Nonostante la curva epidemica sembra rallentare la situazione nei reparti di terapia intensiva – secondo i dati diffusi ieri dall’Agenas – la Sicilia ha superato, sia pure di poco, il limite di guardia del 20%. Sopra la soglia di saturazione anche la percentuale di posti occupati da pazienti Covid in area non critica (36%).
Il governatore Musumeci parla di una decisione “prevista da una settimana” puntando il dito contro i no vax, “che occupano al 77% le terapie intensive”
“In questo momento è sempre difficile trovare la linea di demarcazione perfetta, è una esperienza a cui siamo tutti nuovi: la pandemia nel 2020 è stata diversa da come l’abbiamo vissuta nel 2021” ha dichiarato il presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci a Omnibus La7, commentando il nuovo Dpcm.
Nessuno ha conseguito l’attestato di esperto di pandemia, noi presidenti di Regione siamo soggetti attuatori e critichiamo naturalmente un governo che dal suo punto di vista non ha mai maturato esperienza.
Ma sempre tutto si può perfezionare: per esempio mi sembra una anomalia quella dei tabaccai, io non sono fumatore e non difendo la loro posizione ma mi sembra un controsenso rispetto al rigore durante il lockdown quando si consentì l’apertura. Ragionevole invece che alcuni uffici pubblici possano consentire accesso a chi non è vaccinato”.
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