Servizio Sanitario Nazionale, da oggi anche questa spesa è gratuita: ti curano gratis, non cacci più un centesimo | Arrivata la nuova legge
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Servizio Sanitario Nazionale, da oggi anche questa spesa è gratuita: ti curano gratis, non cacci più un centesimo | Arrivata la nuova legge

Medico – fonte pexels – sicilianews24.it

Stop al pagamento della retta per alcuni malati. Tutte le info.

La demenza da Alzheimer rappresenta una delle principali cause di disabilità nella popolazione e ha un forte impatto sia sulle famiglie che sul sistema sanitario. L’aumento dell’aspettativa di vita ha portato a un incremento dei casi, con una prevalenza stimata del 4,4% tra gli over 65 in Europa. La malattia colpisce più frequentemente le donne, con percentuali che salgono fino al 23,6% nelle ultranovantenni, rispetto al 17,6% negli uomini della stessa fascia d’età.

L’assistenza ai malati di Alzheimer richiede una rete integrata di servizi sanitari e socio-assistenziali, ponendo il problema della ripartizione delle spese tra le famiglie e il Servizio Sanitario Nazionale (SSN). La normativa in materia ha generato diverse interpretazioni, spesso con conseguenze economiche rilevanti per i familiari dei pazienti ricoverati in strutture specializzate.

Il sistema normativo prevede alcune disposizioni chiave, tra cui l’art. 30 della legge n. 730/1983, che stabilisce che le attività di rilievo sanitario connesse a quelle assistenziali siano a carico del SSN. Inoltre, il D.P.C.M. del 14 febbraio 2001 definisce le prestazioni socio-sanitarie ad elevata integrazione, attribuendole alle aziende sanitarie. Queste norme indicano che i servizi per i malati di Alzheimer, se connessi a trattamenti terapeutici, devono essere considerati di natura sanitaria.

Tuttavia, in molte situazioni pratiche, il costo delle strutture specializzate viene richiesto alle famiglie, portando a un disallineamento tra la normativa e l’applicazione concreta. La questione si è spesso trasformata in un contenzioso legale, con i tribunali chiamati a chiarire la ripartizione degli oneri economici.

L’orientamento della giurisprudenza

La giurisprudenza ha più volte confermato che, se le prestazioni assistenziali sono strettamente legate a trattamenti sanitari, devono essere considerate a carico del SSN. La Cassazione, con la sentenza n. 22776/2016 e successivamente con la n. 21528/2021, ha affermato che l’assistenza ai malati di Alzheimer rientra tra le prestazioni sanitarie garantite dallo Stato.

Un ulteriore chiarimento è arrivato con la recente sentenza n. 525/2024, in cui la Cassazione ha respinto il ricorso di una RSA che chiedeva il pagamento delle rette a una famiglia, stabilendo che i costi dell’assistenza ai pazienti con Alzheimer sono da ritenersi integralmente sanitari e, quindi, a carico del SSN.

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Verso una riforma normativa per la tutela dei pazienti

Il caso giudiziario ha visto protagonista Marco Gaito, che ha contestato la richiesta di pagamento per la madre affetta da Alzheimer, ottenendo una vittoria significativa. La Cassazione ha ribadito il principio che la tutela della salute, garantita dall’articolo 32 della Costituzione, prevale sulle logiche economiche, assicurando il diritto alle cure senza oneri per le famiglie.

Questa pronuncia evidenzia la necessità di una riforma normativa chiara, che eviti il ripetersi di battaglie legali per il riconoscimento di diritti fondamentali. La decisione della Cassazione potrebbe rappresentare un passo decisivo verso un cambiamento strutturale nell’assistenza ai malati di Alzheimer, sollevando le famiglie da oneri economici e garantendo un sistema sanitario più equo ed efficace.

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