Rete per la legalità: plauso per l’assoluzione, per non aver commesso il fatto, del Colonnello Stingo e del Capitano Petrocchi
Presenti e accanto al Colonnello Vittorio Stingo e al Capitano Augusto Petrocchi, il vice presidente nazionale dell’associazione Antiracket e Usura SoS Impresa Rete per la Legalità, Giuseppe Scandurra, e il vice presidente regionale, Eugenio Di Francesco, plaudendo alla sentenza che ha visto l’assoluzione dei due ufficiali “perché il fatto non sussiste”. Il Capitano Petrocchi erano accusato di rivelazione di segreto di ufficio in relazione all’arresto del maresciallo Antonuccio, mentre il colonnello Stingo era anche accusato del reato di calunnia nei confronti di un collega in servizio al Ros di Palermo.
«La presenza di oggi – afferma Scandurra – è motivo di vicinanza e sostegno all’Arma dei Carabinieri, in quanto entrambi gli ufficiali sono stati due punti cardine della provincia di Agrigento, per una svolta sul fronte della lotta contro il racket e l’usura in un territorio dove è difficile convincere gli imprenditori alla denuncia. Abbiamo voluto condividere con il colonnello Stingo e il capitano Petrocchi questo momento di gioia, nella certezza della loro integrità umana e professionale».
«Quella di oggi è la dimostrazione che occorre avere fiducia nella giustizia che risponde con diligenza e arbitrio – aggiunge Di Francesco -. Due uomini che in questi anni hanno scommesso su questa provincia di Agrigento supportando l’associazionismo antiracket e usura costituito dal lavoro della Rete per la Legalità Sicilia. Condividiamo con loro e con tutta l’Arma dei Carabinieri questo momento, nella certezza dell’ onestà morale, umana e professionale dei due ufficiali».
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