Pensioni, hai ricevuto l’aumento? Non lo spendere, perchè lo rivorranno indietro: che cosa sta succedendo
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Pensioni, hai ricevuto l’aumento? Non lo spendere, perchè lo rivorranno indietro: che cosa sta succedendo

Euro – fonte_depositphotos – sicilianews24.it

Buone notizie per tutti i pensionati, nei prossimi mesi sono previsti nuovi aumenti per tutti coloro che ne hanno diritto. 

Il tema delle pensioni è da sempre di grande interesse per tutto il popolo italiano. Se ne parla quasi tutti i mesi, a ridosso di quella che è l’erogazione dell’assegno pensionistico a cui i cittadini hanno maturato il diritto. Le leggi italiane prevedono che alla maturazione dei requisiti è possibile avere accesso alla pensione.

I requisiti sono sia di maturazione dei contributi previdenziali che di età. Salvo il caso in cui si abbia diritto all’accesso al pensionamento anticipato, occorre maturare entrambe i requisiti per poter godere del beneficio statale pensato per avere una continuazione retributiva.

Ogni mese quello che si spera è che ci sia finalmente un aumento degli assegni pensionistici, soprattutto nel caso in cui si abbia accesso agli importi minimi, ben distanti da cifre che permettano una vita che sia agiata.

Ebbene le notizie ci dicono che si potrebbe avere accesso a un aumento dell’assegno di pensione. L’incremento sarebbe previsto a breve e favorirebbe soprattutto coloro che ricevono mensilmente importi bassi o comunque siano beneficiari di pensioni minime.

Un calcolo semplice semplice

A questo aumento a cui ci riferiamo dovrebbero prestare attenzione soprattutto coloro che sono in procinto di andare in pensione. Una possibilità che permetterebbe di alzare gli importi e di avere un maggior agio dopo aver terminato il proprio periodo lavorativo.

Il calcolo contributivo della pensione viene effettuato in base a quelli che sono i contributi versati durante il periodo lavorativo. A scaglioni di alcuni anni si provvede poi al ricalcolo degli importi in base a quelli che sono i tassi inflazionistici. In questo modo si arriva al montante contributivo e all’applicazione di un apposito coefficiente. Anche un solo mese contributivo in più può cambiare gli importi.

Pensionati – fonte_depositphotos – sicilianews24.it

L’aumento con un mese in più di lavoro

Sul coefficiente a cui abbiamo accennato in precedenza, influiscono non solo gli anni, ma anche i mesi di lavoro che sono stati collezionati durante la loro propria carriera lavorativa. Secondo quanto previsto dalla normativa, se il pensionamento avviene dopo una certa età ed alcuni mesi il coefficiente potrà essere calcolato nel modo che vedremo di seguito.

Al coefficiente A si sottrae il B e si divide per 12, successivamente si moltiplica per il numero di mesi. Su uno stipendio piuttosto elevato, andare in pensione qualche mese dopo potrebbe essere veramente conveniente. Per tutti gli altri, meglio non far prendersi da facili entusiasmi.

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