Meloni annuncia: “abbiamo eliminato la tassa” | Ma non era vero: i beneficiari sono meno dell’1%

Giorgia Meloni annuncia l’annullamento di una tassa ma non c’è niente di vero (sicilianews24.it / ansafoto+depositphotos)

Viviamo un periodo storico difficile, dal punto di vista economico. A causa dell’aumento dell’inflazione, infatti, molti beni di prima necessità sono saliti di prezzo e questo riguarda le bollette, le tasse, i carburanti per l’auto ed anche la spesa alimentare. Dall’altro lato, però, gli stipendi dei cittadini italiani sono rimasti sempre gli stessi e questo ha generato un impoverimento generale molto importante.

In un contesto del genere, il governo ha deciso di sostenere le fasce più fragili della popolazione mediante bonus e finanziamenti specifici, così che si riducano le diversità e i disagi. Un esempio è l’Assegno Sociale, che è andato a sostituire il vecchio Reddito di Cittadinanza e viene dato ai nuclei famigliari al cui interno ci sia almeno un cittadino disabile, un cittadino con più di 60 anni o un cittadino con specifici e comprovati disagi.

A tal proposito, Giorgia Meloni e il governo da lei guidato hanno introdotto un bonus finalizzato ad azzerare una tassa particolarmente onerosa e pesante per le tasche degli italiani. Sebbene la Premier parli di una platea di beneficiari immensa, di fatto non sono poi così tanti i cittadini che sono riusciti a beneficiarne: ecco di che cosa si tratta.

Bonus Tari 2024

Oggi parliamo del Bonus Tari 2024, quindi quello riferito alla tassa che finanzia il servizio di raccolta e di smaltimento dei rifiuti solidi urbani. Devono versare tale tributo tutti i proprietari di un immobile ma può spettare anche non al proprietario in sé e per sé ma a chi abita in quel determinato appartamento. Questo bonus consente di avere la tassa ridotta e di beneficiare dell’esenzione dal versamento: c’è però un problema.

Introdotta dal decreto Fiscale 2020, questa agevolazione di fatto è prevista solo sulla carta poiché, a livello pratico, è demandata alla discrezionalità dei Comuni. Sul sito dell’Arera si legge infatti che è stata “…introdotta dalla legge ma non ancora attivata”.

Giorgia Meloni annuncia l’annullamento di una tassa ma non c’è niente di vero (sicilianews24.it / depositphotos)

Cosa succederà

Il bonus tari, quindi, insieme al bonus luce e gas e al bonus idrico dovrebbe rientrare nel bonus sociale pensato per i nuclei famigliari con un ISEE basso ma, anche in questo caso, viene emanato dai singoli Comuni a seconda delle proprie regole. I Comuni, però, non sono obbligati a riconoscere il bonus Tari ai propri cittadini, poiché nulla è previsto a livello nazionale: se da un lato questo bonus è stato lanciato, dall’altro non c’è alcuna legge che obblighi i Comuni ad applicarlo.

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