Lo spettro di Donna Laura, una delle più temute leggende siciliane I Nacque tutto qui
Lo Spetto di Donna Laura è una delle più misteriose ma nel contempo paurose leggende siciliane. Da che cosa nasce “il tutto”?
Il nostro Paese è certamente ricco non solo di storia e di cultura, oltre che di bellezze e paesaggi mozzafiato, ma anche di leggende e misteri che talvolta si infittiscono sempre più. Vinti dalla curiosità, intesa come la famosa curiositas degli antichi, in molti vogliono andarci a fondo e pertanto mettono in atto appassionati studi e per farlo decidono anche di andare sul posto, soli o con amici.
Scattano foto e realizzano video, consultano molti libri, chiedendo aiuto a biblioteche specializzate. La Regione Sicilia è splendida ed è ricca di leggende, che meritano tutte moltissima attenzione. Fra di esse troneggia quella di una certa Donna Laura. È qualcosa che proviene da lontano e che fa molta paura.
Tra l’altro dal momento che si mormora che i Siciliani siano molto superstiziosi, ciò che la riguarda, interessa ancora di più agli abitanti in loco. Parliamo in particolare di Donna Laura Lanza, dunque di una nobile. Era una baronessa ed era la figlia di Cesare Lanza, un ricco possidente proprietario del feudo Carini.
Lo spettro di Donna Laura, una terribile leggenda
A lui apparteneva il castello di Mussomeli, in cui ci abitò a partire dal 1500. Fatto sta che la sua vita, intendiamo quella di Laura, non fu particolarmente felice e lunga, Come accadeva fino a pochissimo tempo fa, soprattutto nel caso di famiglie nobili, i matrimoni avvenivano quando la donna era molto giovane.
Inoltre erano combinati e lei non poteva in alcuna maniera non accettare il marito scelto dai genitori o dal proprio tutore. Inoltre se i tradimenti da parte del consorte maschio erano accettati e non costituivano alcun reato, se avvenivano da parte della coniuge femmina, lo erano eccome. Infatti esisteva ancora il diritto d’onore, che si è estinto solo di recente.
Castello di Mussomeli Sicilianews24
Il fantasma pare che faccia visita spesso al maniero
Ed è proprio a causa di ciò che Laura perse la vita ancora giovanissima. Difatti fu obbligata a sposare un barone molto più anziano di lei che non le piaceva, mentre era follemente innamorata di un giovane cavaliere con cui lo tradiva, Il loro era vero amore ma venne scoperto. I pettegolezzi si fecero sempre più forti e lei perse la vita. Non la uccise il marito, bensì il padre che la strangolò.
L’uomo visse gli ultimi anni della sua vita vinto dal rimorso e dalla presenza spettrale della figlia assassinata. Pare che questa abitudine lei non l’abbia ancora persa e che tenda a mostrarsi soprattutto durante l’anniversario della sua morte. Sono anche stati condotti ulteriori studi sul castello e si sono attestati cambi di temperatura, in corrispondenza dei picchi dei campi elettrodomestici della macchine, volte a segnalare la presenza del fantasma.
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