Lo hai conservato il documento fiscale? | Agenzia delle Entrate, senza quello ti stangano: non aspettano altro
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Lo hai conservato il documento fiscale? | Agenzia delle Entrate, senza quello ti stangano: non aspettano altro

Agenzia delle Entrate – fonte_adobe – sicilianews24.it

Se commetti questo errore il fisco ti viene subito a cercare. Potresti essere sanzionato immediatamente dall’ente di controllo.

Come spesso si sente dire nelle ultime settimane, è arrivato il momento di compilare il tanto odiato modello 730. Qualcuno la chiama dichiarazione dei redditi, altri invece si fermano a tale codice che solo a sentirlo preoccupa tutti gli italiani. Perchè in fondo, quando si tratta di compilare dei moduli, siamo tutti un po’ preoccupati, ma questa è un’altra storia.

La burocrazia italiana ci chiama a completare quelli che sono i nostri doveri da bravi cittadini e ovviamente il 730 annuale rientra in questi. Per quest’anno hanno però deciso di renderci la vita più semplice.

La dichiarazione dei redditi per questo 2024 la si può affidare ai patronati, procedere chiamando un commercialista di fiducia, ovvero provvedere in autonomia attraverso il modello precompilato presente sul sito dell’Agenzia delle Entrate.

Qualunque sia la modalità che si sceglie di utilizzare è importante riuscire a compilare i quadri del modulo nella maniera corretta, cercando di non tralasciare i dati importanti. Probabilmente sono in pochi a darvi peso, ma se si commettono alcuni errori in sede di compilazione, si rischia di dover fare i conti con ulteriori controlli.

I documenti da conservare per il 730

Quando ci si accinge a compilare la dichiarazione dei redditi annuali, occorre tener presente che sono indispensabili i documenti che siano in grado di dimostrare di aver diritto alle detrazioni a cui proprio questa permette di accedere. Tale documentazione deve essere conservata fino al 31 dicembre del 2029, momento in cui l’ente Agenzia delle Entrate ha la possibilità di provvedere al controllo.

Devono essere conservati: la certificazione unica relativa ai redditi dell‘anno 2023, scontrini, ricevute e fatture. Inoltre occorre conservare ogni singolo F24 che riguarda i versamenti effettuati, la dichiarazione dei redditi degli anni precedenti, eventuali contratti di locazione e i documenti che attestano il pagamento di spese che possono essere portate a detrazione.

730 – fonte_adobe – sicilianews24.it

Le spese di cui tener traccia

Con la nuova riforma sono stati inseriti dei nuovi documenti da conservare per quello che riguarda la compilazione del 730. Tra essi le ricevute che vengono date a seguito di quelli che sono stati pagamento tracciabili e quindi avvenuti con carte, bancomat, bonifici e bollettini postali.

Le spese che possono essere portate a detrazione sono quelle relative alle spese sostenute per i mezzi pubblici, quelle scolastiche, universitarie, veterinarie e funebri. In tutti questi casi resta l’obbligo di conservare i documenti per i successivi 5 anni.

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