La nuova trovata dello Stato: ti tassano prima e dopo la Busta Paga | Lamentarti non serve a niente
Novità nelle tasse, prima e dopo della busta paga: ecco cosa cambia (sicilianews24.it / ansafoto)
Per gli italiani arrivano le tasse doppie, che batosta: ecco cosa succederà.
Siamo nel pieno del periodo della dichiarazione dei redditi, una procedura mediante la quale ogni contribuente viene a conoscenza delle tasse che deve al Fisco e di quali sono le detrazioni a cui ha diritto. La si può presentare in autonomia, mediante il modello 730 pre-compilato disponibile sul sito dell’Agenzia delle Entrate oppure ci si può rivolgere a un CAF o a un patronato, dove compilare il modello 730 o quello Redditi Persone Fisiche.
Proprio in sede di dichiarazione dei redditi, il contribuente riceve belle e brutte notizie. Da un lato, infatti, ritorna in possesso di una buona somma di denaro derivante da tutte le detrazioni come, ad esempio, quelle riferite alle spese medico-sanitarie di tutta la famiglia, animali domestici compresi. Dall’altro, però, viene a conoscenza della somma di tasse che deve al Fisco rispetto alla propria base imponibile.
C’è una novità da conoscere, in merito alla tassazione: molti cittadini, infatti, potrebbero trovarsi nella situazione di dover pagare un importo eccessivamente alto. Ecco chi riguarda questo problema e qual è la causa.
Modello 730 con doppia Certificazione Unica: attenti alle tasse
I cittadini che, nel corso dell’anno precedente, hanno cambiato lavoro o hanno avuto un doppio lavoro, oppure hanno percepito la Naspi per qualche mese e poi hanno lavorato, si troveranno ad avere un doppio sostituto d’imposta. Questa situazione può portare a dover pagare una somma davvero consistente in sede di dichiarazione dei redditi, l’anno successivo.
Questo succede perché ogni sostituto d’imposta applica l’Irpef sui guadagni che conosce, cioè su quelli che quel determinato lavoratore ha percepito presso di lui e lo stesso fa l’altro datore di lavoro, nel caso di un cittadino con due lavori. Il cumulo dei guadagni, però, può portare il contribuente a superare il limite della no tax area oppure a scivolare nello scaglione di reddito successivo, al quale viene applicata un’aliquota Irpef più alta, che quindi deve versare come conguaglio in sede di dichiarazione dei redditi.
Novità nelle tasse, prima e dopo della busta paga: ecco cosa cambia (sicilianews24.it / depositphotos)
Come evitare questo salasso
Se vi trovate nella situazione di avere due sostituti d’imposta per il 2023 e quindi due Certificazione Unica, non potete evitare questo problema dell’eccessiva tassazione di conguaglio in sede di dichiarazione dei redditi per l’anno in corso. Ciò che si può fare, quest’anno, è pagare il debito e saldare il tutto: per le volte successive, però, si può fare qualcosa.
Ciò che si può fare nel futuro è pagare la giusta tassazione durante tutto l’anno, quindi mese per mese, comunicando a uno dei due sostituti d’imposta la propria situazione e quindi chiedendogli di applicare una tassazione maggiore. In questo caso, quindi, si andrà a pagare di più mensilmente ma, in sede di dichiarazione dei redditi, non si prenderà la batosta definitiva.
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