INPS, compili questo foglio e ti arrivano 5 anni di contributi in regalo | Tantissimi italiani ne stanno già approfittando
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Nuove agevolazioni, puoi cumulare i contributi.
L’assegno ordinario di invalidità è una prestazione economica erogata dall’INPS su richiesta dell’interessato, destinata ai lavoratori dipendenti iscritti all’Assicurazione Generale Obbligatoria, ai lavoratori autonomi e a quelli iscritti alla Gestione Separata. Per accedervi, è necessario avere un’infermità fisica o mentale che riduca la capacità lavorativa a meno di un terzo.
Un altro requisito essenziale è quello contributivo: il richiedente deve aver maturato almeno cinque anni di assicurazione e contribuzione, con almeno tre anni di contributi versati negli ultimi cinque anni prima della domanda. In caso di decesso del lavoratore non ancora pensionato, i familiari possono invece beneficiare della pensione indiretta, a condizione che il defunto abbia accumulato almeno 15 anni di contributi, oppure 5 anni di cui almeno 3 versati negli ultimi 5 anni.
Nel mercato del lavoro attuale, sempre più persone alternano periodi da lavoratori dipendenti a collaborazioni con partita IVA o altre forme di lavoro autonomo. Per tutelare questi lavoratori, la legge consente il cumulo gratuito dei periodi assicurativi maturati in diverse gestioni previdenziali, in modo da riconoscere un’unica pensione calcolata secondo le regole di ciascun fondo previdenziale.
Questo principio, introdotto nel 1959 con la L. n. 463, garantisce che l’assicurazione obbligatoria per invalidità, vecchiaia e superstiti abbia un’impostazione unitaria, comprendendo diverse categorie di lavoratori. Il Ministero del Lavoro ha inoltre sottolineato la necessità di valorizzare tutte le posizioni assicurative maturate nel corso della carriera, indipendentemente dalla loro collocazione temporale.
Chiarimenti INPS sull’applicazione del cumulo contributivo
Sulla base di questa interpretazione, l’INPS ha chiarito che il cumulo interno dei contributi, regolato dall’art. 22 della Legge n. 613 del 1966, può essere utilizzato anche per determinare i requisiti di accesso all’assegno ordinario di invalidità e alla pensione indiretta. Questo significa che i contributi versati in diverse gestioni previdenziali possono essere sommati per soddisfare il requisito dei cinque anni di assicurazione e contribuzione.
Il chiarimento è stato formalizzato nel messaggio n. 246 del 22 gennaio 2025, a seguito di un parere del Ministero del Lavoro. Secondo l’INPS, i contributi accreditati nel Fondo Pensione Lavoratori Dipendenti e nelle Gestioni autonome possono essere cumulati senza considerare la loro collocazione temporale.
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Nuove disposizioni rispetto alle indicazioni precedenti
Questo nuovo orientamento supera le indicazioni fornite in precedenza dall’INPS nel messaggio n. 1256/2024, in cui veniva data importanza alla distribuzione temporale dei contributi. Ora, invece, viene adottato un criterio unitario, trattando i contributi accreditati in più gestioni come se appartenessero a un’unica assicurazione previdenziale.
Grazie a questa interpretazione, il cumulo contributivo diventa più flessibile, garantendo una maggiore tutela per i lavoratori con carriere frammentate e facilitando l’accesso alle prestazioni previdenziali.
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