IMU, ecco la trappola dello Stato: non la paghi più, ad una sola condizione | Era più conveniente prima
IMU – fonte_depositphotos – sicilianews24.it
Da adesso in poi paghi l’IMU anche sulla prima casa. Sono cambiate le regole per Quello che riguarda l’imposta municipale unica
Il 16 giugno è la data di scadenza per il pagamento della prima rata dell’IMU di quest’anno. La seconda rata sarà da pagare entro il 16 dicembre e con ogni probabilità verranno applicate le nuove aliquote fissate. Per chi non lo sapesse l’IMU è l’imposta municipale unica, che viene applicata agli immobili, che si tratti di edifici, terreni o aree fabbricabili.
La regola generale ci dice che l’IMU non viene applicata alla prima casa, salvo il caso in cui essa venga considerata casa di lusso.
Viene considerata prima casa e che quindi beneficia dell’esenzione dall’IMU, quella che si possiede e in cui si tiene anche la propria residenza. Tale indicazione di massima fa comprendere come, è possibile che qualcuno, pur essendo in possesso di una sola abitazione potrebbe dover pagare l’imposta.
In realtà la legge italiana prevede che ci sia un caso in cui effettivamente occorre pagare il contributo, anche se però è riferito a un’unica abitazione di cui si è in possesso. Si tratta di una fattispecie che si verifica molto più spesso di quello che si possa pensare, proprio per questo motivo si ritiene opportuno specificare alcuni elementi particolari.
Residenza all’estero e IMU
Può capitare che si abbia la propria residenza in un paese estero, ma si sia anche in possesso di una casa in Italia. Una fattispecie che si verifica molto più spesso di quello che si possa pensare.
Proprio per questo motivo dal 2021 sono previste delle agevolazioni specifiche per tutti coloro che sono iscritti all’anagrafe italiani residenti all’estero. Secondo le regole in questo caso si può godere di un’agevolazione pari al 50% del valore dell’IMU su un unico immobile. Questo è possibile per coloro che sono titolari di pensione maturate in regime di convenzione internazionale con l’Italia.
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Il caso in cui si ha una seconda casa all’estero
In questo specifico caso chi ha una seconda casa all’estero, non è soggetta ai passivi IMU in Italia, ma può essere dovuto a pagarlo nel paese estero in cui si trova l’immobile. Questo avviene soprattutto nel caso in cui si ricavi un reddito dallo stesso.
Si ricorda che in questo ultimo caso i redditi che si ricevono in merito all’immobile devono essere riportati nella dichiarazione dei redditi annuali. Inoltre nel riquadro D sarà indicato l’importo che viene versato all’estero deve essere considerato un credito d’imposta
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