“I soldi arrivano coi primi caldi” | SÍ, ma del PROSSIMO ANNO: l’Agenzia delle Entrate annuncia la pessima notizia
Ritardo rimborso del 730 – Depositphotos – Sicilianews24
Non ci restituiscono neanche i soldi che ci spettano: tra ritardi e rinvii sperano che il contribuente se ne dimentichi
Il rimborso del 730 rappresenta un importante beneficio per i contribuenti italiani. Questo importo può essere richiesto quando, al momento della compilazione della dichiarazione dei redditi, emerge un credito a favore del contribuente.
I beneficiari di questo rimborso per l’anno 2024, così come per gli anni precedenti, sono coloro che hanno versato un ammontare di tasse superiore a quanto dovuto. In genere, questa situazione si verifica quando i contributi sono stati pagati in eccesso dal datore di lavoro o da altri sostituti d’imposta, come nel caso degli assegni pensionistici gestiti dall’INPS.
Nel dettaglio, quando viene presentata la dichiarazione dei redditi utilizzando il modello 730 precompilato, il modello redditi PF (ex Unico) o il modello RED, l’Agenzia delle Entrate calcola l’imposta sul reddito dovuta e la confronta con le ritenute d’acconto già versate nel corso dell’anno.
Se l’imposta risultasse inferiore alle ritenute versate, l’Agenzia riconosce un rimborso e provvede a riaccreditare direttamente, o attraverso il sostituto d’imposta, l’importo dovuto al contribuente. I rimborsi del 730 sono destinati a una vasta gamma di soggetti, tra cui lavoratori dipendenti, autonomi con partita IVA, disoccupati percettori di Naspi, pensionati e tutti coloro che pagano l’IRPEF durante l’anno fiscale.
Come richiederlo
Il contribuente deve gestire le eventuali imposte a credito attraverso la compilazione del quadro Rx nel modello Redditi. Le opzioni disponibili sono due: la prima consiste nell’impiegare il credito per compensare eventuali debiti fiscali nella dichiarazione dei redditi successiva; la seconda opzione prevede il diritto di ottenere un rimborso diretto dall’Agenzia delle Entrate.
Non è possibile richiedere un rimborso o utilizzare in compensazione crediti di importo pari o inferiore a 12 euro.
Portafogli vuoto – Depositphotos – Sicilianews24
L’attesa si fa lunga
Il rimborso dei crediti fiscali presenta ritardi significativi rispetto al più veloce meccanismo del 730. Mentre i dipendenti e i pensionati godono della tempestiva restituzione delle somme direttamente in busta paga nei mesi successivi alla presentazione della dichiarazione, il rimborso relativo ai Redditi è generalmente più lento.
L’Agenzia delle Entrate, infatti, solitamente procede con l’erogazione non prima di sei mesi dalla scadenza della dichiarazione, posticipando di conseguenza l’arrivo dei fondi all’anno successivo. Per i contribuenti liberi da controlli o verifiche aggiuntive, il rimborso può giungere anche in primavera, ma non mancano casi in cui l’accredito avviene persino dopo la presentazione della dichiarazione dell’anno successivo.
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