Divieto di botti a Capodanno a Palermo, il sindaco firma l’ordinanza
Il sindaco Roberto Lagalla ha firmato un’ordinanza che vieta su tutto il territorio comunale l’accensione, lancio e sparo di fuochi d’artificio, mortaretti, bombette e oggetti similari. Questa sarà valida da dopodomani, 30 dicembre, e fino a tutto il prossimo 2 gennaio 2025.
Negl’ultimi giorni il Partito Animalista Italiano sta intensificando la campagna “Basta botti 2025”, con la quale si chiede che vengano vietati i botti in occasione dei festeggiamenti per il Capodanno. Un appello del Partito Animalista già raccolto da diversi sindaci siciliani, tuttavia, la lista di quelli inadempienti è ancora molto lunga, pertanto si sta facendo appello anche alle Prefetture affinché si faccia rispettare questo divieto.
“L’esplosione prolungata ai botti di fine anno crea problemi al sistema nervoso di soggetti fragili (persone anziane, bambini e animali), come dimostra una ricca documentazione scientifica. – Ha spiegato Patrick Battipaglia, Coordinatore regionale per la Sicilia del Partito Animalista Italiano – Ogni anno ci tocca raccontare fatti di cronaca che riguardano animali indifesi che hanno subito danni o addirittura sono morti dopo le esplosioni dei fuochi d’artificio e dei petardi per i festeggiamenti del Capodanno. Chiediamo pertanto ai sindaci di vietare con apposita ordinanza i “botti di fine anno” e, altresì, che vengano intensificati i controlli sul territorio con sanzioni per chi non rispetta l’ordinanza. I fuochi d’artificio e i petardi che vengono esplosi durante Capodanno, inoltre, creano un grave inquinamento ambientale”.
“Il quantitativo di diossina, rilasciato durante le esplosioni, – prosegue Patrick Battipaglia – su un territorio equivale alla stessa quantità di diossina sprigionata da un inceneritore in 120 anni di attività. (Rapporto CEWEP). Va considerato, inoltre, – conclude il dirigente del Partito Animalista Italiano – che i Comuni, secondo l’articolo 13 del Trattato di Lisbona, sono da ritenersi responsabili in caso di danneggiamenti a cose, persone, animali o terzi, per danni provocati dai “botti” ed esplosioni da fuochi artificiali nel territorio di competenza. Chiediamo, quindi, a tutti i sindaci di compiere un atto di buon senso verso le categorie più sensibili e gli amici a quattro zampe”.
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