Detrazioni, da oggi ti spetta pure questa: in pratica le tasse sono diventate 4 spiccioletti | La nuova legge
Tasse – fonte pexels – sicilianews24.it
Dal 2025, si perdono alcune detrazioni mentre è possibile mantenerne altre.
La Legge di Bilancio 2025 ha introdotto significative modifiche alle detrazioni per i figli a carico, ridefinendo i criteri per accedere a queste agevolazioni fiscali. In base all’art. 12 del DPR 917/86 (TUIR), prima della riforma, era prevista una detrazione di 950 euro per ciascun figlio, senza limiti di età. Questo valeva per tutti i figli, compresi quelli nati fuori dal matrimonio, riconosciuti, adottivi, affiliati o affidati. Per i figli fino a 21 anni, era già previsto l’assegno unico.
Dal 2025, le detrazioni saranno limitate ai figli di età compresa tra 21 e 30 anni. Per i figli oltre i 30 anni, la detrazione sarà riconosciuta solo se questi sono affetti da disabilità riconosciuta ai sensi della Legge 104. Questa modifica, pensata per ridurre i costi fiscali, ha generato malcontento, considerando che sempre più giovani rimangono economicamente dipendenti dai genitori fino a un’età avanzata. Un aspetto positivo della norma è che include i figli del coniuge deceduto, purché conviventi con il coniuge superstite.
Anche le detrazioni per “altri familiari a carico” subiscono cambiamenti rilevanti. In precedenza, l’importo teorico di 750 euro era riconosciuto per familiari conviventi o percettori di assegni alimentari non risultanti da provvedimenti giudiziari. Con la nuova legge, tali detrazioni sono riservate esclusivamente agli ascendenti conviventi, come genitori, nonni e bisnonni. Fratelli, sorelle, generi, nuore e il coniuge separato non potranno più beneficiare di questa agevolazione.
Questo restringimento elimina la possibilità di far valere assegni alimentari come criterio alternativo alla convivenza, riducendo quindi il numero di contribuenti che potranno beneficiare delle detrazioni. Per i familiari non ascendenti, come nuore o nipoti, non sarà più possibile accedere a queste agevolazioni, indipendentemente dalla loro situazione economica.
Considerazioni per i contribuenti
Per i figli non conviventi, la detrazione resta valida purché non superino il limite reddituale di 2.840,41 euro (o 4.000 euro fino a 24 anni). Tuttavia, le detrazioni per “altri familiari a carico”, come nuore o nipoti, non saranno più applicabili a partire dal 2025. È importante sottolineare che i figli non rientrano mai nella categoria di “altri familiari”.
Le novità introdotte si applicheranno dal periodo d’imposta 2025 e saranno operative a partire dal modello 730 del 2026. I contribuenti dovranno comunicare le modifiche al datore di lavoro per garantire il corretto calcolo delle detrazioni spettanti, evitando sanzioni o errori fiscali.
Euro – fonte pexels – sicilianews24.it
Nuovi obblighi e impatti futuri
La riforma comporta per i contribuenti un necessario aggiornamento della propria situazione fiscale. Per figli non conviventi e residenti all’estero, rimangono valide le detrazioni, a patto che rispettino i limiti di reddito previsti. Tuttavia, le nuove regole richiederanno maggiore attenzione e una tempestiva comunicazione dei cambiamenti, soprattutto per chi si trova in situazioni borderline rispetto ai requisiti normativi.
Con l’avvicinarsi del 2026, sarà fondamentale adeguarsi al nuovo regime, sfruttando il tempo a disposizione per rivedere la propria posizione e garantire il rispetto delle nuove disposizioni. La corretta gestione delle detrazioni eviterà sorprese e permetterà di massimizzare i benefici fiscali nel rispetto delle nuove regole.
L’articolo Detrazioni, da oggi ti spetta pure questa: in pratica le tasse sono diventate 4 spiccioletti | La nuova legge sembra essere il primo su Sicilianews24.it.