Cane bruciato a Palermo, Aron resiste: raccolte oltre 37mila firme
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Cane bruciato a Palermo, Aron resiste: raccolte oltre 37mila firme

Aron, il cane bruciato vivo a Palermo dal suo stesso proprietario, sta ancora lottando per la sua vita!  “Oggi siamo tornati a trovarlo in clinica.
La situazione è stazionaria con prognosi riservata.
I veterinari del reparto di terapia intensiva continuano le cure.
Le prossime ore saranno decisive per capire le condizioni degli organi più compromessi e la loro risposta alle terapie.

Pubblicheremo sui nostri canali gli aggiornamenti che ci verranno comunicati dalla clinica.

Grazie alle numerose persone che stanno chiedendo di lui e che sostengono il nostro impegno”. Questo l’aggiornamento della Lav di Palermo sulle condizioni del cane bruciato in piazza dal suo proproprietario due giorni fa e ricoverato presso una clinica veterinaria di Palermo.

A 48h dal suo lancio, ha raccolto 37mila firme la petizione online lanciata il 10 gennaio da Debora Affatigato, cittadina indignata dal caso del pitbull bruciato vivo. L’appello è diventato virale in pochissimo tempo; nel frattempo, nella giornata di ieri, è stata lanciata un’altra petizione da parte dell’Associazione “Uniti per salvarli O.D.V.”, che chiede una revisione delle leggi in materia di protezione degli animali. Il totale delle due petizioni porta quindi le firme a sfiorare le 40mila adesioni. Una mobilitazione online straordinaria che dimostra la sensibilità dei cittadini – siciliani e non solo – sul tema.

“Nella petizione di 9 gennaio a Palermo un uomo ha deciso di compiere un atto ignobile nei confronti del suo cane”, si legge nella petizione di Affogato. “L’animale è stato legato e bruciato vivo ad un palo in centro, in via delle Croci, nei pressi della chiesa di Santa Maria del Monserrato. Non possiamo restare indifferenti di fronte a tanta atrocità, ci sono testimoni che hanno visto ciò che accadeva e l’uomo si racconta, sia stato rilasciato. È un vero e proprio atto Criminale. Voltarsi ed ignorare vorrebbe dire restare silenti complici. Vi chiedo di unirvi e di firmare questa petizione in quanto chi ha commesso questa atrocità, sia indirizzato agli organi competenti.”

Tra i commenti dei firmatari della due petizioni, le ragioni di chi ha sottoscritto gli appelli:

-”Non è possibile tollerare simili atrocità su esseri indifesi come gli animali. Chi fa questo è un mostro pericoloso per tutta

la società. Domani potrà fare lo stesso ad altri indifesi, bambini, anziani, donne, insomma a chiunque. Servono pene severe”, scrive Viviana C.;

-”La violenza contro gli animali è come quella contro le persone. Gravi punizioni a chi la commette!” (Silvia P.);

-”Firmo perché anche la vita di un animale deve essere rispettata”, è il commento di un altro utente.

LINK ALLE DUE PETIZIONI:

Petizione di Debora Affatigato
Petizione dell’Associazione “Uniti per Salvarli O.D.V”

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