Atti persecutori, stalking o maltrattamenti in famiglia: eseguite 9 misure di prevenzione personali
La Polizia di Stato di Catania ha dato esecuzione, nei giorni scorsi, a 9 misure di prevenzione personali nei confronti di altrettante persone ritenute pericolose per l’ordine e la sicurezza pubblica, alla luce dei gravi reati di cui si sono resi responsabili.
Le 9 misure di prevenzione della Sorveglianza Speciale di Pubblica Sicurezza, su proposta del Questore di Catania, al termine dell’istruttoria di rito svolta dalla Divisione Anticrimine, sono state irrogate dal Tribunale di Catania – Sezione Misure di Prevenzione, nei confronti di 5 persone responsabili di atti persecutori, stalking o maltrattamenti in famiglia, di un esponente di un sodalizio mafioso e nei confronti di 4 delinquenti “comuni”.
I poliziotti hanno eseguito la misura nei confronti di un 44enne di Biancavilla, al quale è stato anche imposto il divieto di avvicinamento alla vittima per due anni, poiché gravemente indiziato di reati contro la persona (maltrattamenti in famiglia, violenza sessuale aggravata, lesioni personali, percosse), detenzione illecita di armi e munizioni, violazione dei provvedimenti di allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento. L’uomo, nel corso degli ultimi mesi, aveva mostrato un accanimento allarmante nei confronti dell’ex convivente, minacciandola di morte e aggredendola, tentando, in una circostanza, di soffocarla. Per questo motivo è stato arrestato in due occasioni.
Dello stesso tipo la misura applicata ad un catanese di 39 anni al quale è stato imposto l’obbligo di soggiorno nel comune di residenza, poiché gravemente indiziato di aver commesso reati contro la persona (maltrattamenti in famiglia e lesioni personali), delitti in materia di stupefacenti, ricettazione e contraffazione di marchi. Già destinatario di Ammonimento del Questore di Catania, ha continuato a vessare la ex moglie, attraverso violenze fisiche e psicologiche: numerosi gli episodi in cui la donna ha riportato contusioni e traumi ed è stata minacciata di gravi conseguenze; in un caso, inoltre, alla vittima è stata anche incendiata l’auto.
I poliziotti hanno, inoltre, applicato la sorveglianza speciale ad un 31enne, al quale è stato altresì imposto il c.d. “braccialetto elettronico” ed il divieto di avvicinamento per 2 anni all’ex convivente, vittima di ripetuti episodi di violenze fisiche e psicologiche. Nell’ultima occasione, l’uomo, al quale era già stato notificato un Ammonimento del Questore di Catania, si era scagliato contro gli agenti intervenuti, aggredendoli.
Analoghe misure sono state, altresì, applicate a un 49enne che, già ammonito dal Questore di Catania, per le condotte vessatorie e violente nei confronti della ex compagna – per le quali era già stato condannato per tentato omicidio, lesioni e minacce nel 2012 – si è reso responsabile di condotte analoghe anche nei confronti dell’attuale convivente, nel periodo compreso tra il 2021 e il 2023.
I poliziotti hanno, poi, eseguito la misura di prevenzione della Sorveglianza Speciale con Obbligo di Soggiorno per la durata di un anno e mezzo, nei confronti di un uomo gravemente indiziato di appartenere al sodalizio mafioso “Santapaola-Ercolano” operante nel territorio della provincia di Catania e specializzato nelle estorsioni. Risultano a carico dell’uomo diverse sentenze irrevocabili di condanna per delitti in materia di armi, favoreggiamento personale, estorsione, favoreggiamento della prostituzione, sottrazione di minori, furto, rapina, ricettazione e associazione a delinquere di stampo mafioso, da cui si è desunto un suo concreto ed attuale inserimento nel contesto della criminalità organizzata.
Infine, gli agenti hanno dato esecuzione alla misura di prevenzione della Sorveglianza Speciale di Pubblica Sicurezza nei confronti di 4 persone responsabili di reati comuni.
Tra questi un 46enne, condannato quattro volte tra il 2004 al 2019 per traffico e spaccio di stupefacenti e per il reato di esercizio abusivo di attività da gioco o scommessa, che ha commesso nuovamente reati in materia di stupefacenti, violando in più occasioni la misura alternativa dell’Affidamento in prova al servizio sociale a cui era stato sottoposto.
Nei confronti di un 39enne, invece, la misura di prevenzione è stata aggravata con l’obbligo di soggiorno per due anni nel comune di residenza, dopo una rivalutazione della pericolosità sociale, resasi necessaria per le continue violazione delle prescrizioni, accertata ripetutamente, fino a quando l’uomo è stato arrestato.
Le ultime due misure sono state, infine, eseguite nei confronti di un 55enne, già condannato per aver commesso reati contro il patrimonio ed in materia di stupefacenti e nei confronti di un 42enne, già condannato per tentato omicidio, porto e detenzione illegale di armi ed evasione ed arrestato nello scorso mese di febbraio, al termine di una perquisizione eseguita nella sua abitazione, quando furono rinvenuti e sequestrati più di 2 kg di cocaina, oltre 4 kg di marijuana, circa mezzo chilo di hashish, una pistola e diverse cartucce.
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