AGENZIA DELLE ENTRATE, tu le mostri questo pezzo di carta e lei non può farti più nulla: anche se hai debiti è bloccata
Agenzia delle Entrate – fonte Instagram – sicilianews24.it
Ecco come metterti in regola per evitare pignoramenti.
Il pignoramento è l’atto con cui inizia l’espropriazione forzata, richiesta dal creditore per recuperare un credito insoluto. Sebbene sia una procedura gravosa, i contribuenti possono difendersi utilizzando gli strumenti previsti dalla legge, come la possibilità di rateizzare le somme richieste dall’Agenzia delle Entrate-Riscossione (AdeR).
La rateizzazione consente di dilazionare il pagamento del debito in più rate, con un importo minimo di 50 euro ciascuna. Il pagamento della prima rata determina effetti immediati, come la sospensione di procedure esecutive in corso, a condizione che non siano già concluse, e la sospensione del fermo amministrativo su beni mobili registrati, purché tutti i debiti siano inclusi nella richiesta.
In caso di ipoteche, il contribuente può richiedere, a proprie spese, la riduzione o la restrizione dell’ipoteca, purché siano soddisfatte determinate condizioni e il debito sia stato parzialmente saldato tramite la rateizzazione. Tuttavia, il mancato pagamento di alcune rate, anche non consecutive, comporta la decadenza dai benefici.
Per accedere alla rateizzazione, il contribuente deve dichiarare una temporanea difficoltà economica che impedisce il pagamento in un’unica soluzione. Questa condizione consente piani fino a 72 rate (6 anni). Se la difficoltà è più grave, ma non definitiva, si può richiedere un piano fino a 120 rate (10 anni), previa dimostrazione della situazione economica.
Rateizzazione e pignoramenti
La temporaneità della difficoltà economica è essenziale per accedere a questi benefici. Non sono ammessi alla rateizzazione i soggetti in difficoltà definitiva, come quelli in fallimento o liquidazione giudiziale, né chi è coinvolto in particolari procedure concorsuali che tutelano l’equità tra i creditori.
La legge tutela la prima casa, impedendone il pignoramento se rappresenta l’unico immobile del debitore, non è un bene di lusso ed è utilizzato come residenza principale. Inoltre, il pignoramento dello stipendio è limitato: fino a 1/5 per la maggior parte dei crediti e fino al 30% in caso di crediti alimentari.
Calcolo tasse – fonte pexels – sicilianews24.it
Limiti sugli stipendi e procedure semplificate
Per i crediti dell’AdeR, si applicano limiti specifici: 1/10 dello stipendio per importi fino a 2.500 euro, 1/7 fino a 5.000 euro e 1/5 per importi superiori. Questi limiti bilanciano il diritto del creditore con la dignità economica del debitore.
Dal 2025, per alcune imposte non pagate, l’Agenzia delle Entrate non invierà più la cartella esattoriale prima di avviare il pignoramento. Basterà un invito a pagare notificato entro 60 giorni, e, in caso di mancato saldo, le procedure esecutive come ganasce fiscali e pignoramenti potranno partire direttamente.
L’articolo AGENZIA DELLE ENTRATE, tu le mostri questo pezzo di carta e lei non può farti più nulla: anche se hai debiti è bloccata sembra essere il primo su Sicilianews24.it.