Sì al BONUS curiosità: da oggi se hai sete di sapere instaschi 14mila euro | Più sei curioso più guadagni
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Sì al BONUS curiosità: da oggi se hai sete di sapere instaschi 14mila euro | Più sei curioso più guadagni

Studiare – fonte pexels – sicilianews24.it

Aumentano le detrazioni, ecco le cifre in base al reddito e nucleo familiare.

La legge di bilancio 2025 introduce modifiche importanti per le famiglie in merito alle spese scolastiche detraibili. Si tratta delle spese sostenute per l’istruzione dei figli, incluse quelle per le scuole dell’infanzia, primarie, secondarie, università e corsi di specializzazione. La principale novità riguarda l’aumento della soglia di detrazione, che passa da 800 a 1.000 euro per ogni alunno iscritto a scuole dell’infanzia, scuole del primo ciclo d’istruzione e scuole secondarie di secondo grado, incluse quelle paritarie.

L’agevolazione non avrà effetto immediato: la detrazione sarà applicabile nella dichiarazione dei redditi del 2026, ma riguarderà le spese scolastiche sostenute nel 2025. Questo intervento mira a supportare economicamente le famiglie, offrendo un beneficio fiscale più ampio rispetto al passato.

Le spese che rientrano nella detrazione fiscale comprendono tasse di iscrizione e frequenza, contributi obbligatori e volontari stabiliti dagli istituti scolastici, servizi scolastici integrativi come mensa, pre/post scuola, gite scolastiche, assicurazioni e attività extracurriculari organizzate dalla scuola. Sono detraibili anche le spese per il trasporto scolastico e gli abbonamenti ai mezzi pubblici.

Non rientrano invece nella detrazione le spese per l’acquisto di materiale scolastico, come libri e cancelleria, come chiarito dalla circolare 3/E dell’Agenzia delle Entrate del 2016.

Detrazione al 19% e limiti massimi

Le spese scolastiche possono essere detratte al 19% della somma totale sostenuta nell’anno fiscale, con limiti differenti a seconda del grado di istruzione. Per gli asili nido, la spesa massima detraibile è di 632 euro, mentre per scuole materne, elementari, medie e superiori il tetto sale a 1.000 euro. Per le università pubbliche non è previsto un limite massimo, mentre per le università non statali la detrazione è vincolata ai limiti stabiliti dal Ministero dell’Università e della Ricerca. Gli studenti fuori sede possono beneficiare della detrazione sugli affitti fino a un massimo di 2.633 euro annui.

Per gli studenti con disturbi specifici dell’apprendimento (DSA), la detrazione del 19% si applica senza alcun limite di spesa per l’acquisto di strumenti didattici compensativi. Inoltre, per gli studenti iscritti a licei musicali o conservatori è previsto un bonus del 65% sull’acquisto di strumenti musicali, fino a un massimo di 2.500 euro.

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Modalità di pagamento e documentazione richiesta

Per usufruire della detrazione sulle spese scolastiche, i pagamenti devono essere effettuati con metodi tracciabili come bonifici bancari o PagoPA. È essenziale conservare le ricevute di pagamento per scuola, mensa, trasporto scolastico e altri servizi. In caso di pagamento a soggetti terzi, come aziende di trasporto scolastico, è necessaria una certificazione dell’istituto scolastico che attesti l’importo versato.

La legge di bilancio 2025 ha introdotto una riduzione progressiva delle detrazioni per chi ha redditi superiori a 75.000 euro, con limiti variabili in base al numero di figli a carico. Per chi supera i 100.000 euro, le soglie di detrazione si riducono ulteriormente. Questa misura mira a concentrare il sostegno fiscale sulle fasce di reddito medio-basse, limitando le agevolazioni per i contribuenti con redditi più elevati. Per chi ha un reddito complessivo tra i 75000 e i 100000 euro, il tetto massimo di detrazioni che si possono scaricare nel 730 è di 14.000 euro se nel nucleo familiare ci sono tre o più figli fiscalmente a carico (o almeno un figlio con disabilità accertata con Legge 104).

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