“Pensioni più alte per le donne”, l’INPS ha deciso ormai: altro che Opzione Donna, non ce n’è neanche bisogno
INPS – fonte_Canva – sicilianews24.it
Le pensioni per le donne saranno molto più alte. Non si tratta dell’Opzione Donna ma di tutt’altro, ecco cosa sapere.
Se c’è un tema in grado di attirare le attenzioni di molti dei cittadini, questo sono sicuramente le pensioni. Un tema di grande rilevanza a livello sociale e che negli ultimi anni ha suscitato non poche polemiche, questo soprattutto per via delle modifiche che ogni anno vengono decise dal Governo italiano.
Questo 2025 sembra aprirsi con la possibilità di avere maggiori tutele per talune categorie, come le donne. La Legge di bilancio introduce una serie di novità che potrebbero dare loro opportunità di gran lunga migliori di quelle che erano presenti fino allo scorso anno.
Resta in vigore una misura che consideriamo storia, quale Opzione Donna, ma ci saranno una serie di strumenti alternativi per benefici veramente tangibili.
Quindi occorre andare ad analizzare in maniera specifica, quelle che sono le possibilità che si aprono di fronte alle prossime pensionate. Le donne saranno di gran lunga le protagoniste di questo nuovo anno economico.
Le misure tradizionali: vantaggi e limiti
Opzione Donna è una delle possibilità più consolidate che si possano utilizzare nel momento in cui si inizia a pensare alla pensione. Una scelta estremamente valida se si medita un’uscita anticipata dal lavoro, ma questa misura occorre procedere con un calcolo veloce del contributo che si andrà ad ottenere. L’uscita anticipata potrebbe essere una vera penalità per chi sta entrando nel mondo dei pensionati, ma comunque un’ottima possibilità per le lavoratrici che si trovano in una situazione molto difficile quali: caregiver, invalide o licenziate.
Per accedere a questa opzione occorre però essere in possesso di particolari requisiti come: 59 anni di età e 35 anni di contributi. Allo stesso tempo anche le pensioni anticipate ordinarie come quelle di vecchiaia continuano a prevedere taluni vantaggi, soprattutto per le donne. Infatti quest’ultime possono accedere alle pensioni anticipate con un anno di contributi in meno, rispetto a quelli di cui hanno bisogno gli uomini. Inoltre con almeno 20 anni di contributi è possibile accedere all’assegno pensionistico. Altrettanto allettante è la prospettiva di accedere alle agevolazioni che offrono benefici legate al numero di figli.
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Perché le pensioni delle donne possono essere più alte
Per le lavoratrici che rientrano in quello che è il sistema contributivo puro, si prospettano delle succulente novità che saranno di grande interesse. Per le donne che hanno iniziato a versare i contributi dopo il 1995 l’INPS ti permette di sfruttare un meccanismo con dei coefficienti di trasformazione maggiori a seconda del numero di figli che si hanno. Una donna con uno o 2 figli può chiedere che la pensione sia calcolata come se avesse uno o due anni di contributi in più rispetto al nomale.
Questo aumento dei coefficienti si traduce in un importo dell’assegno pensionistico più elevato. Ancora maggiore la possibilità per chi ha avuto 3 o più figli con un miglioramento significativo, con incremento equivalente a 2 anni aggiuntivi. Infine vi è la possibilità di anticipare l’uscita di massimo 16 mesi in base al numero di figli e senza influire sull’importo finale. Strumenti che sono una vera svolta per le donne e che permettono di avere una pensione più alta degli uomini.
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