“Lavori qui? Niente pensione per te”: la Meloni lo ha detto senza se e senza ma | Se lavori in questo settore a 65 anni resti comunque in ufficio
Giorgia Meloni l’ha confermato: niente pensione per chi lavora in questo ambito (sicilianews24.it / ansafoto)
Niente da fare, chi lavora in questo ambito deve restare in ufficio: Giorgia Meloni lo conferma
Dopo tanti anni dedicati alla propria carriera e vita professionale, la pensione è un traguardo ambito da chiunque: quando la si raggiunge, infatti, si ritorna ad essere padroni del proprio tempo e finalmente lo si può dedicare a chi e a ciò che si ama di più.
C’è chi in pensione si dedica del tutto alla famiglia e, se ci sono, ai nipotini da crescere. Altri, invece, ne approfittano e realizzano quei sogni di una vita intera, per esempio facendo una lunga crociera in una meta paradisiaca o addirittura trasferendosi in un paese esotico.
Per tanti italiani, però, questo traguardo si sta allontanando sempre di più e Giorgia Meloni nelle ultime ore l’ha confermato: anche a 65 anni, chi lavora in questo settore deve rimanere in ufficio e non può neanche sognare di potersi ritirare!
Addio pensione, che mazzata per questi lavoratori
A partire da quest’anno, per molti lavoratori italiani cambieranno diverse cose in merito alle tempistiche di lavoro e, soprattutto, di pensione. Ad apportare queste novità è stata la Legge di Bilancio 2025, firmata negli ultimi giorni dell’anno scorso e cruciale per la determinazione delle politiche economiche ma non solo del nuovo anno che è appena iniziato. In tema di pensionamento e di trattenimento in servizio per i dipendenti pubblici, infatti, l’articolo 1 comma 162 porta il limite per continuare a lavorare all’età di 67 anni: tale novità, che altro non è che un allineamento secondo quanto già prevede la pensione di vecchiaia, coinvolge chi lavora nelle amministrazioni pubbliche ed è finalizzato alla garanzia di una maggiore flessibilità.
Ciò che cambia, quindi, è che è stato completamente abolito il collocamento a riposo automatico al compimento dei 65 anni: la nuova riforma concede ai dipendenti pubblici, se lo desiderano, di proseguire a lavorare fino all’età del pensionamento per vecchiaia, cioè fino ai 67 anni. Ci sono però delle eccezioni.
Giorgia Meloni l’ha confermato: niente pensione per chi lavora in questo ambito (sicilianews24.it / ansafoto)
Le eccezioni alla regola
Se quindi i lavoratori pubblici a partire dal 2025 possono proseguire nella propria attività professionale anche oltre i 65 anni, è pur vero che alcune categorie professionali sono state escluse da questa possibilità: si tratta dei dirigenti medici, i professori universitari ed i magistrati. In questi tre casi, i limiti di età possono essere addirittura più alti, considerando la natura specifica e altamente qualificata delle loro mansioni.
Infine, alcuni lavoratori possono permanere fino all’età di 70 anni. Questa possibilità, però, può essere concessa solo entro il limite del 10% dei casi di nuove assunzioni autorizzate: trattenere un lavoratore esperto, quindi, dovrà bilanciarsi con l’assunzione di giovani e di nuovo personale.
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