Dichiarazione dei redditi, questa voce nascosta ti ha fatto perdere più di 1000 euro nel 2024: puoi ancora rimediare ma hai poco tempo
Dichiarazione dei redditi – fonte pexels – sicilianews24.it
Ogni anno la dichiarazione dei redditi è un incubo per tutti. Ecco qualche trucco utile.
La dichiarazione dei redditi è uno strumento che ciascun contribuente utilizza per comunicare al fisco l’ammontare dei propri redditi percepiti. Attraverso il suo invio, ogni italiano che percepisce dei redditi durante l’anno comunica i suoi guadagni e calcola le eventuali imposte dovute all’erario. Compilare la dichiarazione non implica sempre un pagamento di imposte. A fronte della dichiarazione è anche possibile che sia il fisco in debito e questo è un motivo in più trasmetterla.
Si tratta di una comunicazione unica e annuale. Unica significa che con un unico documento vengono trasmesse tutte le informazioni circa i redditi prodotti da un contribuente, annuale invece perché si riferisce sempre ad un solo anno d’imposta. Il periodo di redazione e invio è l’anno successivo rispetto a quello di riferimento. Per esempio, nel 2024 si dichiarano i redditi prodotti nel 2023.
La dichiarazione viene redatta secondo delle regole ben specifiche e segue dei modelli ministeriali approvati annualmente. Ci sono quindi dei tempi e modalità specifiche da rispettare per la sua redazione e invio. È importante prendere coscienza di tale condizione e non avere premura nella sua redazione poiché il continuo aggiornamento dei software per la compilazione dei modelli può comportare delle modifiche nell’esito della dichiarazione stessa.
Una volta compilata la dichiarazione ciascun contribuente può trovarsi in due situazioni: debito o credito. La condizione debitoria si manifesta nel momento in cui a fronte dei redditi prodotti durante l’anno il contribuente è tenuto al versamento di una somma. Credito, quando a fronte dei redditi prodotti durante l’anno è il fisco che deve una somma al contribuente.
Detrazioni e deduzioni
Andiamo ad analizzare le detrazioni e deduzioni meno conosciute. Detrazioni per spese scolastiche e sportive: molti contribuenti non sono consapevoli che alcune spese scolastiche e sportive per i figli minori possono essere detratte. Ad esempio, le rette per la frequenza di scuole dell’infanzia, primarie e secondarie sono detraibili fino a un limite stabilito dalla normativa. Lo stesso vale per le spese per attività sportive dilettantistiche, come corsi di nuoto o calcio, sostenute per figli tra i 5 e i 18 anni.
Deduzioni per affitti degli studenti universitari: le famiglie con studenti universitari fuori sede possono dedurre dal reddito una parte delle spese di affitto, a condizione che l’università disti almeno 100 km dalla residenza. Questa misura vale sia per gli studenti in Italia che per quelli all’estero, purché l’affitto sia regolato da un contratto formalizzato.
Tasse – fonte pexels – sicilianews24.it
Disabilità e risparmio energetico
Spese per persone con disabilità: chi assiste persone con disabilità può detrarre una parte delle spese sostenute per l’acquisto di ausili medici, mezzi di trasporto adattati o per l’assunzione di personale di assistenza. Esistono inoltre deduzioni specifiche per i contributi versati per collaboratori domestici addetti alla cura di persone non autosufficienti.
Detrazioni per il risparmio energetico: le spese sostenute per interventi di risparmio energetico, come l’installazione di pannelli solari o infissi a risparmio energetico, sono detraibili. Non tutti sanno che anche piccoli interventi, come la sostituzione delle caldaie con modelli a condensazione, possono beneficiare di queste agevolazioni.
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