Fisco, sta mandando questa lettera a tutti: se non rispondi all’istante ti mandano una multa salatissima | Controlla subito la posta
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Fisco, sta mandando questa lettera a tutti: se non rispondi all’istante ti mandano una multa salatissima | Controlla subito la posta

Computer – fonte pexels – sicilianews24.it

Il Fisco segnalerà tutte le incongruenze riscontrate nelle verifiche direttamente alle persone interessate.

Le comunicazioni del Fisco sono emesse a seguito di: controllo automatico; controllo formale; liquidazione delle imposte sui redditi assoggettati a tassazione separata (Tfr, arretrati). Le comunicazioni di irregolarità emesse a seguito del controllo automatico evidenziano l’eventuale presenza di incongruenze e permettono al contribuente di pagare le somme indicate beneficiando di una sanzione ridotta, oppure di precisare all’Agenzia le ragioni per cui ritiene infondati gli addebiti.

Con il controllo formale l’Agenzia verifica che i dati esposti in dichiarazione siano conformi alla documentazione conservata dal contribuente e ai dati rilevabili nelle dichiarazioni presentate da altri soggetti o a quelli forniti da enti esterni (per esempio, enti previdenziali e assistenziali).

La liquidazione delle imposte sui redditi soggetti a tassazione separata è l’operazione con la quale l’Agenzia determina l’imposta dovuta su determinati redditi assoggettati a un regime di favore e per i quali sono state già versate delle somme a titolo d’acconto (per esempio, il trattamento di fine rapporto e le indennità equipollenti, gli arretrati di lavoro dipendente o di pensione, eccetera).

Sono circa 3 milioni i contribuenti che nel 2025 riceveranno una comunicazione dal Fisco. La convenzione tra Ministero dell’economia e delle finanze e l’Agenzia delle entrate prevede l’invio di lettere di compliance a tutte le persone fisiche per le quali siano state riscontrate omissioni o infedeltà nel corso delle verifiche, confrontando quanto dichiarato dai cittadini con i dati disponibili nelle banche dati del Fisco.

I casi più diffusi

Si tratta di comunicazioni preliminari: in questo modo, chi riceve per posta o via Pec la lettera dell’Agenzia, può procedere alla regolarizzazione dell’errore o dell’omissione prima di ricevere la notifica di accertamento fiscale.

I casi più diffusi di omissioni o infedeltà nella comunicazione dei dati al Fisco riguardano le mancate comunicazioni Iva o le omesse dichiarazioni delle partite Iva. Comuni anche le anomalie nella dichiarazione Isa, ovvero gli Indici sintetici di affidabilità.

Tasse – fonte pexels – sicilianews24.it

Come sanare l’omissione

Le lettere rappresentano comunicazioni preliminari e non si tratta di notifiche di accertamento fiscale. Chi le riceve, dunque, può correre ai ripari e correggere errori o omissioni. Per farlo bisogna ricorrere al ravvedimento operoso. Come spiega lo stesso sito dell’Agenzia delle Entrate, è necessario inviare una dichiarazione integrativa che segnali quanto contestato nella lettera di compliance, ovvero gli eventuali redditi o imponibili non dichiarati.

Alla dichiarazione va poi accompagnato il pagamento dell’imposta dovuta con l’aggiunta degli eventuali interessi (calcolati al tasso legale annuo dal giorno in cui il versamento avrebbe dovuto essere effettuato a quello in cui viene effettivamente eseguito) e della sanzione in misura ridotta. Il versamento delle sanzioni avviene per mezzo di modello F24 e non può essere rateizzato.

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