IMU, quest’anno non la pago e nessun giudice mi può condannare: ho trovato il cavillo perfetto | Ti svelo il mio segreto
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IMU, quest’anno non la pago e nessun giudice mi può condannare: ho trovato il cavillo perfetto | Ti svelo il mio segreto

Casa – fonte pexels – sicilianews24.it

Il saldo IMU sta per scadere: ecco tutto ciò che bisogna sapere sull’importo minimo annuo al di sotto del quale non si paga.

L’imposta municipale propria (IMU) è l’imposta dovuta per il possesso di fabbricati, escluse le abitazioni principali classificate nelle categorie catastali diverse da A/1, A/8 e A/9, di aree fabbricabili e di terreni agricoli ed è dovuta dal proprietario o dal titolare di altro diritto reale (usufrutto, uso, abitazione, enfiteusi, superficie), dal concessionario nel caso di concessione di aree demaniali e dal locatario in caso di leasing.

L’IMU è stata introdotta, a partire dall’anno 2012, sulla base dell’art. 13 del D. L. 6 dicembre 2011, n. 201, convertito dalla legge 22 dicembre 2011, n. 214, in sostituzione dell’imposta comunale sugli immobili (ICI). A decorrere dal 2014 e fino al 2019, poi, l’IMU è stata individuata dalla legge 27 dicembre 2013, n. 147 (legge di stabilità per il 2014) quale imposta facente parte, insieme al tributo per i servizi indivisibili (TASI) e alla tassa sui rifiuti (TARI), dell’imposta unica comunale (IUC).

La legge 27 dicembre 2019, n. 160 (legge di bilancio per il 2020) ha successivamente abolito, a decorrere dall’anno 2020, la IUC e – tra i tributi che ne facevano parte – la TASI. Sono, invece, rimasti in vigore gli altri due tributi che componevano la IUC, vale a dire la TARI e l’IMU, quest’ultima come ridisciplinata dalla stessa legge n. 160 del 2019.

L’IMU si applica in tutti i comuni del territorio nazionale. È fatta salva l’autonomia impositiva prevista dai rispettivi statuti della regione Friuli-Venezia Giulia e delle province autonome di Trento e di Bolzano; per queste ultime province continuano ad applicarsi, rispettivamente, l’Imposta immobiliare semplice (IMIS) e l’imposta municipale immobiliare (IMI).

Quando il pagamento non è richiesto

Il 16 dicembre è la data cruciale per molti contribuenti italiani. Rappresenta il termine ultimo per il versamento del saldo IMU, l’Imposta Municipale Unica, che chiude i conti per l’anno 2024. Chi non paga o maga in misura minore potrà, comunque, mettersi in regola poi con il ravvedimento operoso.

Una regola generale sancisce che l’IMU non deve essere versata qualora l’importo complessivo annuale non superi i 12 euro. Questo limite riguarda l’intera somma calcolata per l’anno, e non si applica alle singole tariffe. Pertanto, è fondamentale valutare l’importo totale risultante dalla somma dell’acconto, solitamente versato a giugno, e del saldo da pagare a dicembre.

Tasse – fonte pexels – sicilianews24.it

Ecco cosa fare

Il primo passo è calcolare l’IMU annua complessivamente dovuta, considerando tutte le quote di possesso. Se il totale è inferiore a 12 euro (o altro importo fissato dal comune), non è dovuto alcun pagamento. Diversamente, si dovrà procedere con il versamento. Inoltre, per una maggiore sicurezza, è consigliabile utilizzare strumenti di calcolo online messi a disposizione dai Comuni o affidarsi a professionisti come commercialisti o centri di assistenza fiscale (CAF), che possono garantire una verifica accurata e personalizzata.

È bene ricordare che il versamento IMU deve essere effettuato tramite il modello F24, selezionando il codice tributo corretto in base alla tipologia di immobile e al Comune di riferimento.

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