Attentato a Donald Trump durante un comizio, ferito a un orecchio
Durante un comizio in Pennsylvania, l’ex presidente Donald Trump è stato preso di mira da un cecchino appostato su un tetto. Una pallottola gli ha sfiorato l’orecchio, facendolo sanguinare, e Trump si è immediatamente buttato a terra, circondato dagli agenti del Secret Service. Nel frattempo, altri tiratori scelti hanno aperto il fuoco sull’attentatore, uccidendolo. Tra gli spettatori si contano un morto e due feriti gravi. L’FBI ha avviato le indagini e ha scoperto che il cecchino ha sparato da un tetto fuori dal perimetro del comizio, che avrebbe dovuto essere inaccessibile e sotto controllo.
Testimoni riferiscono di aver visto l’attentatore, vestito in tuta mimetica e armato di fucile, salire sul tetto e di aver avvisato la polizia, che però non è intervenuta fino ai primi spari. Prima di essere portato via, Trump, sanguinante, ha alzato il pugno gridando ai suoi sostenitori: “Combattete, combattete.” Successivamente, sui social, ha ringraziato il servizio segreto per averlo salvato e ha espresso le sue condoglianze alle famiglie delle vittime.
L’FBI ha identificato l’attentatore come Thomas Matthew Crooks, un ventenne della Pennsylvania. Lo staff di Trump ha confermato che l’ex presidente sarà regolarmente a Milwaukee lunedì per l’inizio della convention repubblicana. Il presidente Joe Biden ha condannato l’attentato, sottolineando che l’America e la sua democrazia sono sempre più malate. Questo episodio richiama alla mente gli incubi del passato americano, quando negli anni Sessanta furono assassinati i fratelli Kennedy, Martin Luther King e Malcolm X.
Resta da capire chi fosse Thomas Matthew Crooks: un pazzo isolato, simile a chi attentò alla vita del presidente Ronald Reagan, o parte di un complotto politico?
-foto Ipa Agency- (ITALPRESS).
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