A pagamento anche la scuola dei nostri figli | Il Governo Meloni ha deciso: sarà l’Istruzione a pagare per tutti
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Gli esperti dicono che i conti sono stati completamente sbagliati prossimamente ci saranno tagli per un valore pari a 30 miliardi di euro.
Sembra che le prospettive per la nostra cara Italia non siano rosee come ci vogliono far credere. Ci dicono che l’inflazione è ormai ferma, che l’economia tornerà a girare, i prezzi inizieranno ad abbassarsi. Girandone ai supermercati negli ultimi giorni si vedono tanti cartellini con prezzi a ribasso, ma quanto dureranno? Questo è quello che ci si chiede.
È stato supposto che si potessero togliere alcune tasse come successo con il superbollo, allo stesso tempo sono stati previsti una serie di bonus di cui si può beneficiare già dal prossimo anno. Insomma l’Italia vuole risorgere, ma sembra che questo tragitto sia lungo e in salita.
Di recente Giorgia Meloni ha affrontato gli argomenti caldi dell’economia italiana come: le pensioni, le tasse, ma anche i fondi destinati all’istruzione alla sanità. Elementi tutti estremamente importanti per i cittadini italiani, che siano essi giovani, anziani, lavoratori o pensionati. Discorsi che non piacciono alla premier.
Ovviamente si è trattato di un discorso in proiezione delle prossime elezioni europee di giugno che vedono Fratelli d’Italia in netto vantaggio. Ecco perché era il momento che Giorgia Meloni di intervenire ma sembra che qualcosa non coincida con le affermazioni fatte.
La spesa pubblica è a rischio
Per non creare facile allarmismo, probabilmente la premier, come avrebbe fatto chiunque altra a capo di un paese, cerca di deviare il discorso e dire affrontare i temi particolarmente scabrosi, su cui attualmente ancora non si conoscono le possibilità reali che si hanno a disposizione. Ma purtroppo gli studi in merito incalzano e parlano di un patto di stabilità procedura di infrazione che rischierebbe di essere una vera e propria mannaia sulla spesa pubblica.
Si intravede quindi la possibilità di una manovra correttiva che sul finire di giugno potrebbe andare a modificare completamente la legge di bilancio per il 2025.
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Un taglio netto di 30 miliardi
Stando alle ultime notizie quello che si rischia è un taglio di ben 30 miliardi per quello che riguarda la spesa pubblica. Purtroppo il Pil è cresciuto molto meno di quello che si pensasse, quindi il rapporto tra esso e il debito non ha ancora trovato dei valori accettabili.
La previsione reale è che purtroppo ci saranno dei tagli tanto alla sanità quanto all’istruzione pari a circa 4,5 milioni di euro. Oltre a un taglio della spesa pubblica generale, ci sarà anche un aumento delle tasse che sicuramente non piacerà ai cittadini italiani.
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