Voi lavorate 50 anni per avere una pensione misera, io dopo 15 anni prendo la pensione piena: vi svelo il mio segreto, potete copiarlo subito
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Voi lavorate 50 anni per avere una pensione misera, io dopo 15 anni prendo la pensione piena: vi svelo il mio segreto, potete copiarlo subito

Anziani pensionati- Foto di beauty_of_nature da Pixabay- SiciliaNews24.it

Il sistema previdenziale italiano offre delle opportunità che non tutti conoscono: ecco qual è il lavoro da scegliere per andare in pensione dopo appena 15 anni di attività.

In Italia, il sistema pensionistico si basa principalmente su requisiti rigidi: sono necessari attualmente almeno 20 anni di contributi e un’età minima di 67 anni per accedere alla pensione di vecchiaia.

Non tutti sanno che esistono, però, una serie di deroghe create nel corso del tempo che permettono a chi lo desidera di ritirarsi dal mondo del lavoro anche dopo aver accumulato “solo” 15 anni di contributi.

Si tratta di una possibilità prevista dalla Legge Amato, introdotta negli anni Novanta e pensata per soddisfare le esigenze di specifiche categorie di lavoratori che rispettano determinati requisiti temporali e contributivi.

Queste deroghe che non sono così pubblicizzate come ci si aspetterebbe rappresentano una grande opportunità e dimostrano come il sistema previdenziale possa offrire anche soluzioni flessibili.

Cosa prevede la legge Amato sul pensionamento anticipato

La Legge Amato si distingue per aver creato una rete di sicurezza per i lavoratori con carriere discontinue o particolari condizioni contributive. Per esempio, i lavoratori che hanno maturato almeno 15 anni di contributi entro il 31 dicembre 1992 possono beneficiare di questa deroga, indipendentemente dal tipo di versamento effettuato: obbligatorio, figurativo, volontario o riscattato. Può usufruire di questa deroga anche chi, prima di quella data, ha ottenuto l’autorizzazione alla prosecuzione volontaria dei contributi.

Un’ulteriore categoria che può beneficiare del pensionamento anticipato riguarda i lavoratori con un’anzianità assicurativa di almeno 25 anni e almeno 10 anni di contributi con meno di 52 settimane lavorative annue. In particolare questa possibilità è riservata a chi ha iniziato a lavorare prima del 1996 e rientra nel sistema retributivo: ciò significa che solo chi ha versato contributi prima del passaggio al sistema contributivo nel 1996 può usufruirne. Molte delle persone che potrebbero beneficiare di queste deroghe si trovano oggi in una fascia di età già avanzata: diventa, quindi, importante effettuare un controllo tempestivo della propria posizione contributiva per evitare di perdere tempo prezioso.

Pensionati- Foto di Gaspard Delaruelle da Pixabay- SiciliaNews24.it

Come funziona la deroga per chi ha avuto una carriera lavorativa discontinua

Chi ha iniziato a versare contributi dopo il 1996 potrebbe accedere alla pensione di vecchiaia contributiva con soli 5 anni di contributi, ma con un requisito d’età più alto: 71 anni. Questa misura è pensata per chi non raggiunge i 20 anni di contributi minimi richiesti dalla pensione tradizionale: si tratta di una scelta non vantaggiosa in termini di età, ma rappresenta una valida soluzione per chi ha avuto una carriera lavorativa intermittente o non regolare.

Bisogna sempre ricordarsi che l’accesso a queste opportunità di pensionamento non è automatico: è indispensabile valutare attentamente la propria posizione contributiva con l’aiuto di esperti previdenziali o patronati per assicurarsi di rientrare nei requisiti richiesti dalla Legge Amato.

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