Ultim’ora: “In pensione a 61 anni”, non dovete più attendere | Il 1 maggio tramutata nella festa dei pensionati
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Ultim’ora: “In pensione a 61 anni”, non dovete più attendere | Il 1 maggio tramutata nella festa dei pensionati

Gioia – fonte pexels – sicilianews24.it

Una rivoluzione per il sistema pensionistico in Italia.

Il sistema pensionistico in Italia si basa su un modello contributivo, dove l’ammontare della pensione dipende dai contributi versati durante la vita lavorativa. Il sistema è gestito principalmente dall’INPS (Istituto Nazionale della Previdenza Sociale) e prevede diverse forme di pensione, tra cui quella di vecchiaia, anticipata e di invalidità. L’età pensionabile e i requisiti variano in base alle normative in vigore, spesso soggette a modifiche per garantire la sostenibilità del sistema.

La pensione di vecchiaia è accessibile al raggiungimento di un’età minima stabilita dalla legge, attualmente fissata a 67 anni con almeno 20 anni di contributi. La pensione anticipata, invece, permette il ritiro prima dell’età pensionabile se si raggiunge un determinato numero di anni di contributi (attualmente 42 anni e 10 mesi per gli uomini, 41 anni e 10 mesi per le donne). Esistono poi formule speciali come Quota 103, che combinano età e contributi, e strumenti di prepensionamento per determinate categorie.

Il calcolo della pensione avviene con il metodo contributivo, basato sui contributi versati e su coefficienti di trasformazione legati all’età del pensionato. Per chi ha iniziato a lavorare prima del 1996, si applica anche il metodo retributivo per gli anni precedenti.

Oltre alle pensioni pubbliche, molti lavoratori scelgono di aderire alla previdenza complementare, tramite fondi pensione privati, per integrare l’assegno pensionistico e garantire una maggiore stabilità economica dopo il ritiro dal lavoro.

Pensione anticipata per lavori usuranti

L’INPS ha stabilito che i lavoratori impiegati in attività usuranti potranno accedere alla pensione anticipata con requisiti agevolati. La domanda per il riconoscimento deve essere presentata entro il 1° maggio 2025 da chi maturerà i requisiti tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2026. Tra le categorie interessate rientrano operai su catena di montaggio, conducenti di mezzi pubblici e altre professioni caratterizzate da un elevato carico fisico.

Per ottenere il pensionamento anticipato, i lavoratori devono aver maturato almeno 35 anni di contributi e rispettare un’età minima: 61 anni e 7 mesi per dipendenti (quota 97,6) e 62 anni e 7 mesi per autonomi (quota 98,6). I lavoratori notturni devono soddisfare requisiti specifici in base al numero di notti lavorate all’anno.

Anziani – fonte pexels – sicilianews24.it

Presentazione della domanda e possibili ritardi

La richiesta deve essere inoltrata online all’INPS, allegando il modulo AP45 e la documentazione che attesta l’attività usurante. Se i documenti iniziali non bastano, è possibile integrare ulteriori prove.

I ritardi nella presentazione comportano lo slittamento della pensione da uno a tre mesi. L’INPS può accettare la domanda, rinviarne l’accesso per motivi di bilancio o respingerla se i requisiti non sono soddisfatti.

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