State facendo sul serio? | CCNL, cambiano gli stipendi minimi: 200€ in meno in busta paga già a partire da aprile
Cambia il CCNL di queste attività – foto Deposit – sicilianews24.it
240 mila lavoratori vedono svanire i loro diritti. Ecco cosa sta per succedere in seguito al rinnovo del contratto.
In queste settimane i sindacati e le associazioni stanno lavorando duramente per riuscire a raggiungere il risultato sperato. Infatti proprio in questi ultimi giorni il tema caldo del momento è sicuramente la discussione dei contratti nazionali per quello che riguarda alcuni settori lavorativi.
Trovare un accordo non sembra affatto semplice, proprio come succede spesso in sede di discussione. Ecco che allora sono già previsti una serie di scioperi da parte dei lavoratori che vogliono difendere i propri diritti. Questa volta ci si sofferma su uno specifico settore per cui è arrivato il momento di discutere del rinnovo del contratto.
Purtroppo però, dalle prime constatazioni sembra proprio che non ci sia nulla di buono all’orizzonte. Saranno 240 mila i lavoratori coinvolti in tutto questo. Lunga e faticosa è stata la contrattazione che alcuni giorni fa era avvenuta tra i sindacati Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs e la Federdistribuzione. Quello che si cercava eran punto di incontro.
Peccato che invece di arrivare a un punto di incontro quello che è successo è che c’è stata la definitiva rottura che non ha fatto altro che provocare l’insorgere dei sindacati e dei lavoratori.
Quali sono i lavoratori coinvolti
I fatti di cui stiamo parlando coinvolgono i lavoratori della distribuzione moderna organizzata, ovvero del commercio moderno alimentari e non alimentari che agiscono secondo formule specifiche. Si tratta quindi della grande distribuzione, ma anche di quella organizzata, catene di negozi, franchising, ingrosso, cash & carry o shopping online. Insomma una grande fetta di lavoratori moderni che si trovano a dover rinnovare il contratto che era stato già rimaneggiato 51 mesi fa.
Secondo la Fisascat Cisl la Federdistribuzione assumerebbe sempre un atteggiamento che di sicuro non spinge al dialogo nei confronti dei lavoratori. Un problema che sembra proprio si sia presentato nuovamente, anche questa volta.
Sciopero – fonte_depositphotos – sicilianews24.it
Stop, adesso è sciopero!
Nonostante si sia certo di arrivare a un punto un comune, alla fine le trattative sono state sospese perchè Federdistribuzione ha agito in maniera eccessivamente arrogante. Quindi lavoratori e lavoratrici hanno deciso di agire e di cerca di far valere i loro diritti in autonomia.
Per il 30 marzo è previsto quindi uno sciopero che avrebbe lo scopo di conquistare un rinnovo contrattuale che sia quanto meno dignitoso. Non è chiaro se si riuscirà ad arrivare a un punto di incontro, quello che è certo è che è il momento di trovare una soluzione a riguardo.
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