Siccità: in Sicilia siamo alla resa dei conti e nessuno fa niente
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Siccità: in Sicilia siamo alla resa dei conti e nessuno fa niente

Questo Governo regionale si aggiunge alla lunga lista di Governi che non hanno fatto nulla per risolvere l’emergenza idrica in Sicilia. E’ dagli anni ’80 che le grandi città, in particolare Palermo e Catania, periodicamente hanno a che fare con acqua razionata e lunghi periodi di disagio per centinaia di migliaia di cittadini. Adesso, però, con l’aggravarsi della crisi climatica, ad avere disagi sono anche i cittadini di piccoli Comuni, dalle coste all’entroterra.

Federconsumatori Sicilia è fortemente preoccupata non solo per la situazione attuale, ma anche per la gestione di tale situazione. Sostanzialmente una non-gestione che, se non viene corretta subito, potrebbe avere anche conseguenze sanitarie pesanti.

“Sappiamo benissimo – afferma il presidente di Federconsumatori Sicilia, Alfio La Rosa – che le tubature in Sicilia perdono fino a oltre metà dell’acqua che trasportano. Sappiamo benissimo che ciò succede da ben prima che si insediasse questo Governo regionale. Sappiamo benissimo che nessuno, prima di questo Governo regionale, ha fatto nulla di concreto per risolvere la situazione. Adesso sappiamo benissimo che nemmeno questo Governo sta facendo nulla. Solo che ora la situazione è molto più grave, interessa molte più persone e non ci sono affatto prospettive di miglioramento del clima nei prossimi anni”.

La situazione è pericolosa dal punto di vista sanitario: l’isola è tutto un brulicare di autobotti che trasportano acqua che viene da chissà dove, che non è stata controllata da nessuno e che viene trasportata in modo spesso non conforme alla normativa sanitaria. Federconsumatori Sicilia, pertanto, invita i cittadini che si servono di questi servizi privati a stare molto attenti: non usate, finché possibile, quest’acqua per scopi alimentari. Se siete costretti, allora fatela bollire prima di usarla.

Federconsumatori Sicilia si aspetta che i Comuni, tramite le rispettive Polizie Municipali, si attivino prontamente per controllare gli operatori privati che stanno vendendo acqua a cittadini e attività economiche. E i controlli non devono essere solo fiscali e burocratici. Il sindaco, infatti, è sempre responsabile della salute pubblica nel Comune che governa.

Federconsumatori Sicilia si aspetta che il Governo regionale, che è stato così solerte nel mettere in piedi un (inutile) sistema di ristori per il carovoli ora si dia da fare affinché i cittadini abbiano uno sconto, o almeno un ristoro, sui canoni del Servizio Idrico Integrato.

Federconsumatori Sicilia si aspetta che il Governo regionale faccia le barricate, con il coltello tra i denti, per ottenere da Roma (e magari anche da Bruxelles) corposissimi aiuti per finanziare un vero piano di ristrutturazione della malandata rete di acquedotti siciliani.

Federconsumatori Sicilia si aspetta che, di fronte alle drammatiche immagini che vengono dalle dighe e dagli invasi siciliani, e che vediamo ormai tutti i giorni sulla stampa persino nazionale, non faccia finta di niente, come hanno fatto i Governi che l’hanno preceduto.

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