Rissa a Palermo dopo una partita di calcio a 5: il Questore emette 10 Daspo
Nell’ambito delle attività di prevenzione del fenomeno della violenza durante gli eventi sportivi, il Questore di Palermo vieta per un anno l’accesso ai luoghi dove si svolgono competizioni sportive (Daspo) a sei giocatori dilettanti e diversi sostenitori di due squadre impegnate nel campionato regionale di calcio a cinque serie C2, tutti autori di condotte violente in campo.
I provvedimenti emessi dal Questore all’esito degli accertamenti sviluppati dalla Divisione Anticrimine della Questura, sono volti a prevenire il verificarsi di disordini nello svolgimento di manifestazioni sportive oltre che a contrastare i fenomeni di illegalità che pongono in serio pericolo la sicurezza e l’ordine pubblico.
Le misure di prevenzione traggono origine da una violenta rissa scoppiata durante l’incontro di calcio disputato il 4 novembre scorso, presso il plesso sportivo “PALA DON BOSCO” tra l’A.S.D. JATO in qualità di squadra ospitante e l’A.S.D. Pioppo FUTSAL in qualità di squadra ospite, che coinvolgeva entrambe le squadre e le rispettive tifoserie per diversi minuti all’interno del rettangolo di gioco comportando l’interruzione della gara da parte dell’arbitro.
Secondo quanto ricostruito successivamente, la rissa sarebbe scaturita da un diverbio tra le due squadre, a seguito di un fallo di gioco assegnato alla squadra dello Jato. Le provocazioni verbali avrebbero ulteriormente acceso la scintilla delle violenze in campo tra i giocatori con scontri fisici e coinvolgendo i dirigenti delle squadre e i sostenitori scesi dagli spalti. L’immediata attività di polizia posta in essere dagli Agenti del Commissariato di P.S. “Zisa-Borgo Nuovo”, suffragata dalle riprese video recuperate dagli investigatori e ampiamente divulgate da diverse testate giornalistiche, nonché sui social network, ha consentito di risalire all’identità dei dieci soggetti coinvolti nella rissa.
La gara veniva trasmessa in diretta streaming sul canale “You Tube”, circostanza che ne ha amplificato il clamore.
La misura di prevenzione interdittiva emessa, della durata complessiva di un anno nei confronti di ciascuno dei destinatari, vieta di accedere ai campi di calcio ove si giocano partite di calcio a cinque oltrechè di accedere agli impianti sportivi del territorio nazionale ove si disputeranno tutte le manifestazioni calcistiche, anche amichevoli ampiamente pubblicizzate, dei Campionati italiani di serie “A”, “B” e ”C” organizzati e disciplinati dalla FIGC, Lega Nazionale Dilettanti, nonché dei tornei nazionali organizzati dalla F.I.F.A e quelli di Champions League, Europa League, Coppa Intercontinentale e Conference League organizzati dalla U.E.F.A, TIM CUP e Supercoppa di Lega, e quelli della Nazionale Italiana di Calcio, Campionato Primavera, Coppa Italia Primavera, Supercoppa Primavera.
Il divieto riguarda inoltre i luoghi interessati alla sosta, al transito o al trasporto di coloro che partecipano od assistono alle medesime manifestazioni.
Gli eventi citati hanno comportato, altresì, una pronta risposta della giustizia sportiva che ha disposto la squalifica per diverse giornate nei confronti degli atleti responsabili degli episodi di violenza, nonché sanzioni per entrambe le società.
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