Pensioni, per OGGI il discorso è chiuso: la Posta non erogherà proprio nulla | Migliaia di italiani rimasti nella fame
Poste Italiane – foto Sicilianews24.it
Non ci possono credere ma è tutto vero: Poste Italiane l’ha confermato
Se da un lato migliaia di lavoratori attendono speranzosi la propria pensione poiché sono stanchi e sanno di meritare un po’ di riposo, dall’altro lato sono anche perfettamente consapevoli che la vita di chi è in pensione non è di certo tutta rose e fiori.
Così come gli stipendi, infatti, anche le pensioni sono spesso al centro di critiche e rimostranze soprattutto per quanto riguarda gli importi, da relazionare all’altissimo costo della vita attuale. Molti pensionati devono vivere con poco più di mille euro al mese e, tra spesa quotidiana e bollette, spesso la somma non gli basta.
A complicare il tutto, poi, c’è anche la recente novità di Poste Italiane, che ha gettato letteralmente nel panico milioni di pensionati. Ecco cosa sta succedendo: non si erogherà più neanche un solo euro.
L’addio è praticamente ufficiale: che batosta
Sono tre le misure previdenziali che scadranno a fine 2024 e sulle quali il governo è chiamato a pronunciarsi. La prima è Quota 103 in versione contributiva, la seconda è Opzione donna e la terza è Ape sociale. Un altro tema caldo, però, è quello dei recenti aumento delle pensioni minime, che si dovrà capire se verrà confermato nel 2025 o se invece verrà sospeso. Ciò di cui si chiacchiera maggiormente, e che fa più paura ai pensionati, è l’abbandono del sistema delle Quote con il contemporaneo stop a Opzione donna e ad Ape sociale.
Ciò che si considera, in sostituzione a queste misure previdenziali, è l’introduzione di un prolungamento delle finestre di uscita da tre a sei o sette mesi per quei lavoratori che decidono di approfittare dell’anticipo pensionistico a 42 anni e 10 mesi di contributi, che scendono a 41 anni e 10 mesi per le donne, indipendentemente dall’età.
Milioni di italiani nella fame: la Posta non erogherà nulla (sicilianews24.it / pexels)
Cos’è l’Ape sociale
L’Ape sociale è un’indennità assistenziale che l’Inps eroga a tutti quei soggetti, di età non inferiore a 63 anni e non titolari di pensione diretta, che si trovano in particolari condizioni. Nello specifico, lo prendono gli over 63 che hanno un’invalidità civile pari o superiore al 74%, che assistono da almeno sei mesi il coniuge o un parente di primo grado con handicap grave e convivente con loro, che svolgono da almeno sei anni e in modo continuativo un lavoro rischioso o difficoltoso nell’industria estrattiva, manutentiva, nella conduzione di gru e macchinari o nell’ambito delle pelli e delle pellicce. Infine, prendono l’Ape Sociale anche gli over 63 disoccupati che, almeno da tre mesi, non percepiscono la disoccupazione loro spettante.
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