“Pensavo non ci fosse bisogno” | 95 commercialisti su 100 non lo sanno: il Fisco ti becca sempre
Attento a questo dettaglio: i commercialisti non lo sanno (sicilianews24.it / ansafoto)
L’Agenzia delle Entrate non perdona: attento al dettaglio, è importantissimo.
Siamo nel pieno del periodo della Dichiarazione dei Redditi, quella mediante la quale ogni cittadino comunica all’Agenzia delle Entrate i propri redditi sulla base dei quali versa le imposte allo Stato e viene a conoscenza delle detrazioni di cui ha diritto. Questa la si formula mediante la compilazione del Modello 730 o del Modello Redditi Persone Fisiche, a seconda della propria posizione lavorativa.
A partire da quest’anno c’è una novità in questo senso: sul sito dell’Agenzia delle Entrate, infatti, è disponibile un modello 730 pre-compilato con il quale i cittadini possono presentare in autonomia la propria Dichiarazione dei Redditi. In alternativa, però, si può seguire la via più tradizionale e farsi aiutare da un CAF, un patronato o dal proprio commercialista.
In merito al 730 pre-compilato, però, c’è un dettaglio che è assolutamente da conoscere, poiché spesso può non contenere tutti i dati necessari. Ecco infatti un punto da controllare attentamente: nel caso in cui manchi, il Fisco potrebbe fartela pagare profumatamente!
Modello 730 pre-compilato: occhio a questo errore
Un errore molto comune, spesso commesso anche dai commercialisti, riguarda il dato delle Certificazioni Uniche. Se, nel corso dell’anno per il quale si deve presentare la Dichiarazione dei Redditi, il cittadino ha avuto diversi contratti di lavoro, ha preso la Naspi dopo un licenziamento oppure è andato in pensione, ha sicuramente ottenuto diverse Certificazioni Uniche, che sono tutte da presentare al Fisco in sede di Dichiarazione dei Redditi.
In questo modo, la presenza di più di una CU consente al Fisco di conoscere esattamente il numero di giorni lavorati (o trascorsi in pensione) e questo è determinante per stabilire le imposte da versare: le detrazioni da lavoro dipendente o da pensione, infatti, vengono calcolate sul numero di giorni di effettivo lavoro o di effettiva pensione.
Attento a questo dettaglio: i commercialisti non lo sanno (sicilianews24.it / depositphotos)
Come inserire questa informazione
Nel caso in cui si debbano inserire i giorni di lavoro da dipendente o quelli da pensionato, questi vanno scritti nel Quadro C, al rigo 5. Nella colonna 1 si inseriscono quelli da lavoro dipendente, indicati nella CU al punto 6. Nel caso di più CU si devono sommare i giorni presenti su ognuna: il calcolo totale, però, deve dare un risultato non superiore a 365.
Nella Colonna 2 si inseriscono invece i giorni in cui si è percepita la pensione, mentre nella Colonna 3 quelli da lavoro dipendente svolti nel primo semestre. Infine, nella Colonna 4 si inseriscono quelli relativi al secondo semestre, quindi dal 1° luglio al 31 dicembre.
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