Pastedde, sono amatissime in Sicilia, ma non tutti le chiamano così I Luogo che vai nome che trovi
Una nuovissima ricetta proveniente direttamente dalla terra della Sicilia. È una vera specialità ma nessuno la chiama in questo modo. Alla scoperta delle pastedde.
Se parliamo della Sicilia sappiamo di essere in presenza di una regione che è rinomatissima per le sue bellezze indescrivibili, sia dal punto di vista paesaggistico che architettonico e artistico. Oltretutto è anche una terra ricchissima di misteri e di antiche leggende, che si tramandano da secoli.
Una cosa però che non può e non deve mai mancare alle gustose esperienze che si possono fare in questa magica isola, se capita di farci un viaggio, è il food tour. In poche parole la Trinacria è pure un luogo particolarmente ricco di squisitezze dal punto di vista culinario. Questo sia per quel che riguarda sia i dolci che i cibi salati.
Altra cosa che contraddistingue molto l’aspetto appena menzionato è che si tratta per la maggioranza di pietanze molto semplici ma al tempo stesso assai sfiziose. I fritti, va detto per dovere assoluto di cronaca, sono dei protagonisti indiscussi per quel che concerna la tradizione culinaria che va fortissimo.
Pastedde, le hanno mangiate in tanti ma non si chiamano così
Non per nulla in Sicilia, come pure nella maggior parte dell’Italia del Sud, sono presenti anche lungo le strade delle vere e proprie friggitorie, come vengono esattamente chiamate, che propongono delle sfiziosità degna di nota e che i turisti, siano essi provenienti da altre parti del nostro Paese che non, non possono e non devono farsi sfuggire. E qui si possono gustare pure le pastedde che altro non sono che delle speciali pagnottelle rigorosamente fritte.
Per prepararle a livello di ingredienti, avremo bisogno di: 300 g di farina 00, 300 g di farina di grano duro, 300 g di acqua, 6 g di lievito di birra, 1 cucchiaio di zucchero, 40 g di olio, 10 g di sale, olio di semi per friggere q.b. Ora dunque non ci rimane altro da fare che procedere alla preparazione di questa sfiziosità fritta, il cui nome più noto è quello di cuzzole.
Procedere alla preparazione
L’ideale è partire da una planetaria, in cui inserire per prima cosa l’acqua che abbiamo a disposizione. Seguiamo poi con il lievito, mentre la planetaria sarà ovviamente in azione, aggiungiamo quindi anche farina, sale ed olio. Una volta che l’impasto si sarà unito per bene e sarà diventato ben compatto, mettiamolo in una ciotola e lasciamolo lievitare per due ore.
Come il volume sarà raddoppiato, iniziamo a far scaldare l’olio per la frittura, quindi dal composto stacchiamo con la mano del lembi a cui dare forma di piccole pagnotte e friggiamole nell’olio, avendo la premura di prelevarle con una schiumarola man mano che verranno cotte. Scoliamole poi su uno strato abbondante di carta da cucina e serviamole con un mix di salumi e formaggi misti.
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