Pantelleria, stagione turistica fallimentare, crisi dei trasporti e prospettive
La stagione turistica 2023 a Pantelleria è stata un fallimento e a decretarlo non è Pantelleria 2050 bensì la compagnia aerea Volotea, che ha annunciato la cancellazione per il 2024 di alcune rotte per Pantelleria.
Considerando che Volotea è praticamente l’unico vettore che collegava in modo capillare Pantelleria con le principali città italiane, le preoccupazioni per la stagione 2024 devono essere all’ordine del giorno della politica locale.
Quali sono le cause della debacle 2023 e quali proposte per evitare che la situazione peggiori?
Indubbiamente il cambio di Amministrazione ha giocato un ruolo determinante. Dopo anni di costante crescita degli arrivi, quest’anno la flessione è stata importante.
In particolar modo, ha giocato il fatto che Pantelleria è scomparsa dal network pubblicitario che in questi anni, grazie alla promozione fatta dall’amministrazione Campo e dall’impegno degli operatori turistici, la vedeva sempre presente in trasmissioni televisive, giornali specializzati, riviste, settimanali, insomma di Pantelleria non se ne è parlato più.
È chiaro che chi doveva dare continuità, nella fattispecie l’Assessore al Turismo, non è stato all’altezza delle aspettative e soprattutto non ha idee chiare su quale rotta intraprendere.
Sui trasporti aerei restiamo convinti che il principale attore della promozione delle rotte e dei collegamenti aerei deve essere il gestore aeroportuale, come accade ad esempio a Lampedusa, che vedrà nuovi voli da Bari e Perugia per l’estate 2024 grazie all’azione dell’AST.
Se il gestore aeroportuale non sa fare il suo lavoro, rischia di mettere a rischio lo sviluppo economico dell’Isola e, nella peggiore delle ipotesi, anche la continuità territoriale.
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