Pagheremo anche la sabbia della spiaggia | Agenzia delle Entrate, aumento del 5% sulla tassa estiva
Aumentano le tasse estive: è ufficiale (sicilianews4.it / depositphotos)
Quest’estate si pagherà molto di più: aumentano le tasse, ecco a chi e di quanto.
Ci avviciniamo alla bella stagione e, sebbene le ferie estive siano ancora un po’ lontane, tutti stiamo già pensando a dove trascorrerle e a prenotare il prima possibile, così da accaparrarsi il miglior posto ed il miglior prezzo. C’è chi preferisce andare in hotel e godere di ogni comodità, oppure altri preferiscono l’appartamento, comodo e perfetto per chi ha esigenze o preferenze in tema di orari ed organizzazione.
Chi è di questa seconda idea, molto spesso cerca gli appartamenti da affittare guardando sui siti online e affidandosi ai servizi specifici, quindi contattando direttamente i proprietari per capire l’effettiva disponibilità e le caratteristiche dell’alloggio.
Un dettaglio da conoscere, però, riguarda la tassazione sulla casa delle vacanze per chi mette i propri appartamenti in affitto: la disciplina dei contratti di locazione con opzione per la cedolare secca, infatti, prevede l’applicazione di un’aliquota del 26%. L’Agenzia delle Entrate, però, specifica che dal 2024 questa percentuale scende al 21% per alcuni tipi di reddito: ecco quale.
Aliquota al 21% per la cedolare secca per la casa vacanze
Secondo l’Agenzia delle Entrate, dal 2024 l’aliquota relativa alla cedolare secca sulle case vacanza scende dal 26% al 21% per i redditi che derivano dai contratti di locazione brevi e, soprattutto, relativi a un solo immobile scelto dal contribuente durante la sua dichiarazione dei redditi. A partire dalla seconda abitazione concessa in locazione, invece, la percentuale torna al 26%.
Nel caso in cui, nel giro di uno stesso anno e in riferimento a uno stesso immobile, si stipulino più contratti d’affitto brevi, l’aliquota rimane sempre e comunque del 21%. La percentuale sale a 26%, invece, se gli immobili locati fossero due: sul primo, a scelta del contribuente, si applica l’aliquota scontata, mentre sull’altro quella regolare.
Aumentano le tasse estive: è ufficiale (sicilianews4.it / depositphotos)
Qualche dettaglio in più
Il contratto di locazione con la cedolare secca è valido se e solo se viene scelto da persone fisiche che esercitano un diritto reale di godimento o di proprietà su quell’immobile e che non locano lo stesso immobile all’interno di un’attività professionale, di un’impresa o della propria professione.
I canoni di locazione in questo caso non vengono sommati ad altri redditi, di conseguenza non rischiano di far superare lo scaglione Irpef: il vantaggio della cedolare secca, che quindi sostituisce l’Irpef, è quello di non richiedere le imposte di bollo e di registro, solitamente invece richieste per i contratti di locazione.
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