Mandi a quel paese il tuo capo? Da oggi lo Stato ti rimborsa 27 mensilità di stipendio | Ti conviene quasi licenziarti
Risarcimento – fonte_pexels – sicilianews24.it
Se ti manda via, il datore di lavoro ti deve un sacco di soldi, gli conviene tenerti comunque al tuo posto per evitare spese non indifferenti.
I rapporti lavorati non sono sempre semplice. A volte conflittuali, spesso difficili da gestire, non di rado portano una delle due parti (nella maggior parte dei casi il lavoratore) a subire delle ingiustizie. Purtroppo è capitato a gran parte di noi, peccato che spesso si lascia correre per evitare altre ripercussioni.
Ci sono numerosi casi in cui si crede di aver avuto il benservito in maniera completamente ingiusta. Proprio in questi casi aggrapparsi a quelle che sono le regole in merito si rivela veramente molto importante, per far valere i propri diritti.
Se si crede di aver subito un licenziamento ingiusto è possibile rifarsi contro quello che è il datore di lavoro, ma ci sono numerosi modi di farlo. Ovviamente, il consiglio di base è quello di farsi seguire da un legale esperto in materia.
Impugnare un licenziamento che si ritiene non essere per giusta casa, può portare o al reintegro in azienda, ovvero al risarcimento. Ma ecco a quanto hai diritto nel caso in cui succeda qualcosa del genere.
In che modo bisognerebbe agire in caso di licenziamento ingiusto
Se il datore di lavoro vuole interrompere una collaborazione prima del termine del contratto, allora deve avere una giustificazione che sia veramente valida. Altrimenti si incorre in licenziamento ingiusto e in questo specifico caso il lavoratore può incorrere in un’azione contraria da parte del lavoratore.
In questi casi il lavoratore può impugnare il licenziamento entro 60 giorni dal momento della comunicazione da parte del datore di lavoro, entro i 180 giorni, può, invece, provvedere a ricorso nella cancelleria del Tribunale del lavoro competente. Sarà quindi il giudice ad indicare poi, in che modo il datore di lavoro dovrà agire.
Sentenza del giudice – fonte_pexels – sicilianews24.it
A quanto si ha diritto a titolo di rimborso?
A questo punto ci si chiede a quale importo si ha diritto nel caso in cui si possa accedere a un rimborso. Quando il datore di lavoro riceve la comunicazione può provvedere entro 15 giorni al reintegro del lavoratore con pagamento degli stipendi maturati e non percepiti fino a quel momento.
In linea di massima, se il lavoratore non ha intenzione di rientrare a lavoro per via di un rapporto ormai troppo minato, allora si può avere diritto a un risarcimento tra le 3 e le 27 mensilità di stipendio.
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