Lavoratori dipendenti, nuova TASSA da pagare in caso di licenziamento: ti conviene rimanere e digrignare i denti
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Lavoratori dipendenti, nuova TASSA da pagare in caso di licenziamento: ti conviene rimanere e digrignare i denti

Licenziamento – fonte_depositphotos – sicilianews24.it

Nuova tassa da pagare se si viene licenziati, sembra proprio che lo Stato non voglia in alcun modo aiutare i lavoratori dipendenti. 

Che tutti o quasi abbiamo bisogno di lavorare, questo è un dato di fatto. Ovviamente questo non vale perché ha avuto la fortuna di nascere in quel ristretto gruppo di persone che non ha bisogno affatto di lavorare. Certamente vogliamo essere alquanto ironici sull’argomento considerando che in genere per creare una fortuna occorrere comunque un notevole impegno.

Dobbiamo però parlare di un argomento piuttosto delicato come licenziamento. Non lo si subisce e non lo si propone mai a cuor leggero. Quando si viene licenziati che sia per giusta causa o che sia perché l’azienda è in difficoltà, si cade sempre in una certa disperazione.

Allo stesso modo presentare le proprie dimissioni potrebbe essere un gesto compiuto per vari motivazioni, ma non per questo voluto al 100%. A tutto questo si deve aggiungere anche l’idea che purtroppo quando ci si licenzia, non si ha nemmeno diritto alla naspi, quindi non si hanno possibilità di contenersi a lungo e occorre immediatamente trovare un nuovo lavoro.

Poi ci mette lo zampino lo Stato italiano, che non venendo incontro ai lavoratori dipendenti decide di mettere una tassa sul licenziamento.

Le notizie assurde del mondo del lavoro

Capita spesso che chi viene mandato via da un’azienda lo fa con il dente avvelenato, con la voglia di vendicarsi immediatamente. Questo probabilmente è quello che è successo ha un’azienda che si è vista portare via migliaia e migliaia di euro dal lavoratore che è stato licenziato.

No, possiamo parlando di un causa milionaria per non aver rispettato i diritti del lavoratore, piuttosto di una furbata di quest’ultimo. Pensate di essere licenziati ma di continuare a mantenere l’accesso a tutti i dati della vostra azienda. Metteteci un po’ di rabbia, ed ecco che la vendetta perfetta e servita, peccato che poi si finisce in tribunale.

Danno informatico – fonte_depositphotos – sicilianews24.it

634.000 € portati via: ora ripagherà con gli interessi la stessa cifra

Un’azienda di Singapore ha dovuto pagare quella cifra per la troppa fiducia avuta nei confronti di un ex dipendente. Il soggetto in questione era stato mandato via per uno scarso rendimento, ma non è stato revocato lui l’accesso ai computer aziendali. Proprio attraverso essi, ha portato un danno ingente all’azienda.

Lex dipendente invece di fare valere i propri diritti, impugnare il licenziamento ha deciso di cancellare 180 server che erano stati creati per testare programmi e servizi. Un danno veramente ingente, che ha portato l’azienda a una perdita severa, pari proprio a 634.000 €. Scoperto, è stato condannato alla galera e a ripagare gli ingenti danni.

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