È la carne di maiale più consumata dagli italiani: scoperto il virus della peste suina | Ritirato immediatamente il lotto
Wurstel con basilico e pomodori accanto – foto Depositphotos – SiciliaNews24.it
Purtroppo quello che è accaduto nelle ultime ore è davvero incredibile. Grandi e piccini rinunceranno per sempre a questa carne.
Nelle cucine italiane, oltre al pollo, anche la carne bovina e suina viene consumata in maniera quasi quotidiana. Essa contribuisce non solo ad arricchire la varietà culinaria del Paese, ma anche a dare un importante contributo in termini di valori nutrizionali.
In modo particolare, la carne bovina viene molto apprezzata soprattutto per il suo sapore deciso e per la grande versatilità che si può adoperare tra i fornelli. Pensando a questa tipologia di carne, non possiamo non menzionare alcuni tagli come il filetto, la fiorentina, la bistecca, giusto per nominarne alcuni che sono tra i più apprezzati.
Spesso queste tipologie vengono preparate alla griglia o alla piastra proprio per far venire fuori tutto il loro sapore naturale. A volte, però, in ricette più laboriose, sono perfette anche nel ragù e per gli stufati.
Per quanto riguarda la tipologia suina, vengono molto apprezzati i tagli dell’arrosto, prosciutto, coppa e salame. Come se non bastasse, in una parte ben precisa dell’Italia, ovvero nel Lazio, è molto apprezzata la porchetta romana, così come in Emilia-Romagna lo è il prosciutto di Parma e in Toscana la salsiccia.
Le specialità più apprezzate
Queste carni, oltre ad essere molto saporite, offrono delle importanti proprietà nutrizionali. Non solo sono ricche di proteine, ma anche di vitamine e minerali che sono ideali soprattutto per chi segue una dieta equilibrata. In questo modo, si riesce a mantenersi in salute senza esagerare con le porzioni.
Alcuni piatti italiani sono ormai diventati dei veri e propri evergreen, non solo in Italia, ma anche in altre parti del mondo. Basti pensare che i turisti, quando giungono a Firenze, vogliono assaggiare la famosa bistecca alla fiorentina al sangue, mentre il 31 dicembre sulle tavole degli italiani non può mancare il cotechino o lo zampone dell’Emilia-Romagna.
Alcuni wurstel appoggiati l’uno sull’altro – foto Depositphotos – SiciliaNews24.it
La peste suina africana
Purtroppo, però, pochi mesi fa è stato ritrovato il virus della peste suina africana in una partita di salsicce in un negozio etnico a Udine. Ciò è stato rinvenuto anche nella carne di una ditta cinese di Bologna. Casi simili sono stati riscontrati anche a Padova. Già dal dicembre scorso, il Dipartimento di prevenzione dell’Asl di Napoli aveva segnalato dei movimenti illeciti relativi al ritrovamento di alcuni prodotti alimentari di animali importati in maniera illegale in Italia.
Purtroppo, così come confermato anche da Il Fatto Alimentare, i vari controlli effettuati per volontà del Ministero della Salute hanno riscontrato che su 300 campioni esaminati, ben 81 contenevano proprio il DNA del virus della peste suina africana.
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