Da oggi pagheremo anche per mandare i nostri figli a scuola | Nuovo canone scolastico: in queste regioni è un salasso
Canone scolastico – Depositphotos – Sicilianews24
La scuola non è più un diritto gratuito: ci mancavano solo i costi pesantissimi della scuola per mandare in rovina le famiglie
In Italia, la gestione della scuola pubblica, affidata allo Stato, è ovviamente un’opzione più economica rispetto alla scuola privata. Le famiglie affrontano diverse spese, principalmente per l’acquisto dei libri scolastici, soggetti a un limite annuale stabilito dal Ministero dell’Istruzione.
Per i nidi e gli asili, i costi variano in base al reddito e alla residenza, con agevolazioni offerte da molti Comuni per le famiglie a basso reddito. La scuola elementare presenta costi inferiori rispetto alla scuola media, dove sono necessari più libri e materiale didattico. Le spese per la mensa scolastica rappresentano un ulteriore onere economico, dipendente dal reddito familiare e dalla politica locale.
Negli istituti superiori, gli studenti affrontano spese aggiuntive per materiali didattici, attività extracurriculari, trasporti e viaggi di studio. L’alternativa più economica è l’acquisto di libri usati per contenere i costi.
A partire dai 16 anni, gli studenti devono pagare tasse scolastiche aggiuntive, con possibilità di ottenere aiuti economici basati sul modello ISEE. All’università, le spese si concentrano principalmente sulla tassa di iscrizione, variabile in base al corso di studi e al reddito familiare, con ulteriori costi per materiali didattici.
La scuola privata per “i più ricchi”
Le scuole private hanno ovviamente un costo superiore rispetto a quello delle scuole pubbliche. Mentre il Governo fornisce sostegni finanziari alle famiglie per le scuole pubbliche, le scuole private non sono incluse in questi programmi di assistenza economica.
Alcune scuole private però offrono borse di studio o altri tipi di assistenza finanziaria per chi si distingue con particolari meriti.
Costi scolastici – Depositphotos – Sicilianews24
Scadenza passata per il bonus: in Lombardia si dovrà pagare per intero il canone per i libri
Il “bonus libri scolastici” mira a alleviare il peso economico che le famiglie affrontano ogni anno. Le Regioni italiane gestiscono autonomamente i bandi per l’assegnazione dei bonus, definendo le condizioni per accedere al sostegno economico, mentre i Comuni si occupano della raccolta delle domande e dei pagamenti.
In regioni come la Lombardia, ad esempio, il termine per la presentazione delle domande per l’anno scolastico 2024/2025 è già scaduto il 16 maggio 2024. Chiunque non abbia usufruito del bonus quindi, oppure si sia dimenticato della scadenza, dovrà affrontare questa pesante spesa autonomamente.
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