“Da domani l’acqua costerà 8 euro” | Scattato l’allarme fardelli: cittadini nel panico irrompono nei supermercati
News

“Da domani l’acqua costerà 8 euro” | Scattato l’allarme fardelli: cittadini nel panico irrompono nei supermercati

Acqua – sicilianews24.it

In questo periodo stanno aumentando tutti i prezzi, ma così è troppo.

Nel 2024, i prezzi dei prodotti di prima necessità nei supermercati italiani hanno continuato a salire, sebbene a un ritmo più moderato rispetto agli anni precedenti. Secondo l’Istat, l’inflazione generale si è attestata all’1%, ma i beni alimentari hanno registrato un aumento medio del 2,2%. Questo incremento ha avuto un impatto significativo sulle famiglie, con una spesa annua aggiuntiva stimata in circa 409 euro per una famiglia media.

Tra i prodotti che hanno subito i rincari più marcati figurano l’olio d’oliva, con un aumento del 44% e il burro, il cui prezzo medio ha raggiunto 13,35 euro al kg, segnando un incremento del 48,8% rispetto al 2021. Anche il caffè tostato e il cioccolato hanno visto aumenti significativi, rispettivamente del 42,8% e del 26,9%. Questi rincari sono attribuibili a una combinazione di fattori, tra cui l’aumento dei costi energetici, la scarsità di materie prime e le difficoltà legate al cambiamento climatico .

Nonostante il rallentamento dell’inflazione generale, i consumatori italiani percepiscono ancora un aumento del costo della vita. Secondo l’Osservatorio Nazionale Federconsumatori, l’incremento dei prezzi degli alimentari ha comportato una spesa aggiuntiva di circa 409 euro annui per una famiglia media . Questa situazione ha portato molte famiglie a modificare le proprie abitudini di consumo, privilegiando prodotti a marchio del distributore o cercando offerte promozionali per contenere le spese.

Sebbene l’inflazione complessiva abbia mostrato segnali di rallentamento nel 2024, i prezzi dei prodotti alimentari di base continuano a rappresentare una sfida per il bilancio delle famiglie italiane. Le cause di questi aumenti sono molteplici e includono fattori economici globali, climatici e logistici. È probabile che, senza interventi mirati, questa tendenza possa proseguire anche nel 2025, con ulteriori implicazioni per il potere d’acquisto dei consumatori.

Acqua a peso d’oro

All’aeroporto internazionale di Istanbul, una semplice bottiglietta d’acqua da 0,5 litri può costare fino a 6 euro, una cifra sproporzionata se confrontata con i prezzi al di fuori dello scalo, dove lo stesso prodotto costa meno di 1 euro. Questo prezzo ha acceso polemiche tra i passeggeri e ha contribuito alla fama dell’hub turco come “aeroporto più caro del mondo”. Tra caffè a 6 euro, succhi a 8 e croissant a 17, l’acqua rappresenta simbolicamente il paradosso di un bene essenziale venduto come un lusso.

La società di gestione IGA difende la propria politica tariffaria sostenendo che i prezzi sono “in linea” con quelli di altri grandi aeroporti come Londra Heathrow o Francoforte. Tuttavia, il rifiuto di rendere noti i margini di profitto alimenta il sospetto di speculazione su beni di prima necessità, come l’acqua, particolarmente importante per i viaggiatori in transito.

Acqua – fonte pexels – sicilianews24.it

Confronti internazionali e mancanza di trasparenza

Anche in altri hub internazionali si registrano prezzi elevati: a Heathrow l’acqua può costare quasi 4 euro, e a Washington Dulles le segnalazioni di rincari su bibite e snack sono frequenti. Tuttavia, l’aeroporto di Istanbul sembra superare ogni record, soprattutto per l’ampiezza del divario tra i costi interni e quelli in città.

La trasparenza resta un nodo critico. Senza regole chiare sui margini e sulla tutela dei consumatori, l’acqua resta emblema di un sistema che, pur legittimo, risulta spesso inaccessibile e sbilanciato.

L’articolo “Da domani l’acqua costerà 8 euro” | Scattato l’allarme fardelli: cittadini nel panico irrompono nei supermercati sembra essere il primo su Sicilianews24.it.