Colloquio di lavoro, siediti così e il posto è tuo: i recruiter guardano solo questo
Siediti così durante un colloquio di lavoro: la regola che conoscono solo i recruiter (sicilianews24.it / pexels)
Se stai per affrontare un colloquio di lavoro, scopri come devi metterti seduto. Cambia tutto
Chi cerca attivamente un lavoro, sa quanto possono essere estenuanti i colloqui. Si tratta di una fase lunga ma indispensabile, mediante la quale le aziende parlano direttamente con i candidati per capire la loro aderenza alla posizione aperta, le loro caratteristiche professionali e personali e le loro aspettative, così da selezionare il candidato ideale.
Se per il recruiter i colloqui sono impegnativi poiché richiedono molto tempo ed estrema concentrazione, lo sono anche per chi sta cercando lavoro poiché, soprattutto in questo periodo storico, sentirsi dire diversi “no” può essere davvero demoralizzante.
Oggi, però, vi suggeriamo alcune posizioni del corpo che il candidato assume sulla sedia che, all’occhio del recruiter, possono significare davvero molto: conoscerle dà un potere in più e tentar non nuoce, soprattutto quando si cerca lavoro.
Come affrontare un colloquio di lavoro
Innanzitutto, prima di sedersi di fronte al recruiter per il colloquio è necessario prepararsi, quindi informarsi sull’azienda presso cui si sta andando, sul ruolo per cui ci si è candidati e essere pronti a qualsiasi domanda inerente a quel settore. Mostrarsi motivati è il primo passo per piacere al recruiter! Fondamentale, poi, vestirsi nel modo giusto il che non significa per forza estrema eleganza: tutto dipende infatti dal tipo di azienda e di ambiente!
In sede di colloquio, per quanto possa sembrare difficile, la calma è la strategia vincente: è utile ricordarsi che anche una valutazione negativa non coincide con un giudizio sulla persona ma semplicemente sul lavoratore che il candidato impersona in quel determinato momento, che può non incontrare le esigenze del recruiter.
Siediti così durante un colloquio di lavoro: la regola che conoscono solo i recruiter (sicilianews24.it / pexels)
La posizione è tutto
Anche come ci si posiziona sulla sedia e nei confronti del recruiter, poi, può fare la differenza. La stretta di mano iniziale, ad esempio, dev’essere sicura ma non esagerata, così come il lieve sorriso: sono segni di tranquillità e di educazione, che di certo fanno piacere. Quando si arriva nella stanza dedicata ai colloqui, non ci si deve sedere mai prima del selezionatore e, anche una volta accomodati, si deve evitare di giocherellare con le mani o di muovere compulsivamente le gambe.
La naturalezza, infine, paga: anche il recruiter, infatti, è una persona esattamente come il candidato, con i suoi dubbi e le sue difficoltà e può capire perfettamente che, per chi si trova davanti, quello è un momento importante. Non fingete una calma celestiale, se non vi appartiene: essere voi stessi vi farà vincere.
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