Cibo e medicine non mancheranno | Pensioni, il Governo abbassa gli importi: italiani nel panico
Il governo abbassa le pensioni: la nuova decisione (sicilianews24.it / ansafoto)
Gli importi delle pensioni scendono, decisione irremovibile del governo.
Non viviamo un periodo storico facile, per quanto riguarda l’economia e le tasche degli italiani. Il costo della vita è sempre più alto e questo lo si vede nella spesa alimentare, nelle bollette e nel costo dei carburanti per l’auto e i mezzi di trasporto. Di fronte a questa impennata dei prezzi, però, gli stipendi restano sempre uguali a sé stessi ed anzi molte persone devono fare i conti con entrate ridimensionate a causa del calo del lavoro.
Stessa situazione, se non addirittura peggiore, quella in cui si trovano molti pensionati. Ad oggi, infatti, potrebbe non bastare aver versato 35 anni di contributi per assicurarsi un assegno adeguato al costo della vita attuale. La Legge Dini, con la riforma Fornero, hanno infatti introdotto nuove regole per il calcolo della pensione che stanno abbattendo molti pensionati.
Per assicurarsi una buona entrata, infatti, sembra che sia necessario aver percepito uno stipendio medio-alto per buona parte della vita lavorativa e cruciale è anche la data in cu si va in pensione. Al momento ciò che è in vigore è il metodo contributivo, per il quale viene usato un coefficiente di trasformazione che è tanto più elevato quanto più si ritarda l’effettivo pensionamento.
Come calcolare la pensione
Al momento per il calcolo della pensione è in vigore il metodo contributivo, con il quale si deve calcolare la quota di contributi versata all’Inps o al fondo di appartenenza durante il periodo lavorato, tenendo in considerazione la relativa aliquota prevista dalla gestione di riferimento. Questi contributi vengono periodicamente rivalutati in base al costo della vita e vanno ad accumularsi nel montante contributivo.
A sua volta, il montante diventa pensione mediante l’applicazione del coefficiente di trasformazione che, più tardi si accede al pensionamento, più è alto. Quest’anno, ad esempio, se si entra in pensione a 60 anni è del 4.615% ma, e si lavora fino a 70 anni, sale a 6.395%.
Il governo abbassa le pensioni: la nuova decisione (sicilianews24.it / depositphotos)
Quanto spetta dopo 35 anni di contributi
Dopo i canonici 35 anni di contributi versati, quindi, l’importo della pensione non è uguale per tutti poiché sono vari i fattori che incidono. In primis vi incide quanto si è guadagnato durante la carriera e in secondo luogo c’entra anche l’età in cui si richiede il pensionamento.
Se volete scoprire quale sarebbe l’importo che vi spetta, andando in pensione al compimento dei 35 anni di contributi versati, rivolgetevi all’INPS o alla vostra cassa di rifermento per un calcolo!
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