Caporalato, “ostello” di Cassibile modello da consolidare e replicare in altri territori
L’ostello dei lavoratori stagionali all’interno del campo di accoglienza di Cassibile, nel Siracusano, diventi una struttura permanente e un “modello” da replicare in altri territori dell’Isola. Questa l’indicazione venuta dal dibattito sul contrasto al caporalato in agricoltura che si è svolto proprio nella struttura rivolta ai lavoratori stranieri, oggi pomeriggio. L’iniziativa è stata promossa dall’assessorato della Famiglia, delle politiche sociali e del lavoro, Ufficio speciale immigrazione, della Regione Siciliana in collaborazione con il Comune di Siracusa. L’incontro fa parte degli eventi della campagna di informazione e sensibilizzazione sui temi dello sfruttamento lavorativo in agricoltura “Diritti negli occhi”, promossa dalla Regione all’interno del programma Su.pr.eme. Italia, che si rivolge a società civile, terzo settore, sindacati, associazioni datoriali, scuole, volontariato e lavoratori.
«Coinvolgere il territorio – ha sottolineato l’assessore regionale alla Famiglia, alle politiche sociali e al lavoro Antonio Scavone, intervenendo in videocollegamento – è il passo fondamentale per intraprendere un percorso di cambiamento capace di dare continuità alle azioni che sono state messe in atto con il progetto Su.pr.eme. L’Ufficio speciale immigrazione, grazie al sostegno dell’assessorato, ha saputo realizzare e strutturare attività di prevenzione e contrasto al caporalato in agricoltura, promuovendo servizi di assistenza alloggiava, salute, formazione e orientamento al lavoro. Adesso getteremo le basi per rendere duraturi i risultati delle azioni avviate per fronteggiare l’emergenza, coinvolgendo le altre Istituzioni, le associazioni, i cittadini e i lavoratori del territorio in primis» .
«Quello di Cassibile – ha aggiunto il prefetto di Siracusa Giusi Scaduto – è solo l’inizio, virtuoso, della soluzione di un problema, affinché anche i lavoratori stranieri stagionali possano trovare alloggi dignitosi». Per il questore di Siracusa Benedetto Sanna la realtà di Cassibile oggi rappresenta il frutto «di una sinergia istituzionale diffusa». «Finalmente, con l’intervento del progetto Su.pr.eme – ha affermato la dirigente dell’Ufficio speciale immigrazione della Regione Siciliana Michela Bongiorno – siamo riusciti a superare le criticità dell’insediamento che era presente in questa frazione di Siracusa. Adesso, in collaborazione con il Comune, siamo riusciti a dare una sistemazione dignitosa a questi lavoratori le cui braccia danno un contributo fondamentale all’economia agricola di questo e altri territori della nostra regione». All’incontro, moderato dal giornalista Salvo la Rosa, sono intervenuti anche il sindaco Francesco Italia, l’assessore comunale alle Politiche sociali e alla famiglia Concetta Carbone e il direttore del Consorzio Nova Gianpietro Losapio. In collegamento Patrick Doelle dell’Ufficio politiche migratorie della Commissione europea e Assunta Rosa dell’Ufficio pianificazione delle politiche dell’immigrazione e dell’asilo del ministero dell’Interno.
Durante l’incontro sono stati presentati gli interventi realizzati sul territorio che rientrano all’interno del programma Su.pr.eme. Italia (Sud protagonista nel superamento delle emergenze in ambito di grave sfruttamento e di gravi marginalità degli stranieri regolarmente presenti nelle cinque regioni meno sviluppate), finanziato dai fondi Amif – Emergency funds della Commissione europea – Direzione generale Migration and home Affairs. «L’esperienza avviata a Cassibile l’anno scorso dal Comune in collaborazione con la Regione Siciliana e la Prefettura – ha aggiunto Sebino Scaglione, presidente della cooperativa Passwork che gestisce l’ostello con la Croce Rossa di Siracusa – oggi è una realtà importante: offre ospitalità a 110 perone, tutti lavoratori stagionali con regolare contratto e permesso di soggiorno, che vivono qui e tutte le mattine vengono utilizzati nella raccolta delle produzioni agricole di stagione. Offriamo loro alcuni servizi minimi oltre all’alloggio, il pasto serale, la prima colazione, orientamento sociale e sui diritti, mediazione culturale, pulizia quotidiana e sanificazione del campo, distribuzione biancheria e sorveglianza». Il servizio è stato attivato dall’assessorato regionale della Famiglia, delle politiche sociali e del lavoro, attraverso l’Ufficio speciale immigrazione. L’incontro si è poi concluso con il monologo dell’attore Salvo Piparo, accompagnato dal musicista Michele Piccione, sui temi del contrasto al caporalato.
Nel capoluogo aretuseo, invece, a Ortigia è attivo il Polo sociale integrato di Siracusa “Comune dei popoli”, servizio nato in co-progettazione tra l’Ufficio speciale Immigrazione, il Comune, Cpia, Oxfam Italia Intercultura, Arci Siracusa, Accogli Rete e la Fondazione Siamo Mediterraneo, con lo scopo di orientare i cittadini stranieri ai servizi presenti nel territorio. Il Polo si avvale di operatori sociali, tutori legali e mediatori linguistici e culturali. Tra le altre attività anche l’attivazione del tavolo territoriale e di quello sul lavoro che hanno l’obiettivo di mettere in relazione gli attori, del pubblico e del privato sociale, che si occupano di migrazione e integrazione sul territorio provinciale.
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