Busta Paga: introdotta la tassa per il posto fisso | Se hai un contratto sei finito: ti considerano “il pollo da spennare”

Giorgia Meloni – fonte_Pinterest – sicilianews24.it

Da oggi, non basta più pagare le tasse, contribuire al sistema e avere uno stipendio “sicuro”: lo Stato ti tratta come un bancomat 

Se fino ad ora avevi pensato che il posto fisso fosse l’opzione più sicura, dovrai ricrederti.

Grazie all’introduzione della nuova tassa, se hai un contratto indeterminato, ne vedrai delle belle.

Dopotutto, i funzionari del governo non sanno più come reperire fondi e questa è la nuova misura che si sono inventati.

Le polemiche, com’è facile immaginare, non si sono fatte attendere. Ecco di cosa stiamo parlando.

Approvata la nuova tassa: ecco quanto dovrai dare allo Stato

Posto fisso? Congratulazioni, sei ufficialmente nel mirino del governo. Secondo molti sindacati, la nuova tassa sul contratto a tempo indeterminato non è altro che l’ennesima trovata per spremere chi lavora onestamente. Dopotutto, se sei stabile, per lo Stato significa che puoi anche sopportare qualche prelievo in più. Nel frattempo chi evade, chi lavora in nero o cambia lavoro ogni sei mesi, non dovrà affrontare nessuna conseguenza.

In altre parole, la nuova tassa sembra essere una penalizzazione del tutto assurda per chi, nella vita, ha fatto solo scelte responsabili. Mentre le polemiche crescono, le buste paga cominciano già ad alleggerirsi. Continua a leggere per scoprire perché il contratto a tempo indeterminato, un tempo simbolo di tranquillità, oggi assume più che altro la forma di una trappola.

Nuova tassa sul posto fisso (Foto: Canva) – Sicilianews24.it

Se hai il posto fisso, sei finito: ecco cosa ti aspetta

Una ricerca di BiblioLavoro, riportata da Fanpage.it, evidenzia una crescente preoccupazione tra i dipendenti pubblici lombardi (e non solo). Per l’83% dei lavoratori nell’amministrazione pubblica, lo stipendio risulta ormai essere insufficiente rispetto a quello che è il crescente costo della vita. “Il lavoro pubblico non è più un’aspirazione, ma un ripiego”,  ha commentato Angela Cremaschini, segretaria generale della Cisl Fp Lombardia. Tra i principali motivi di disaffezione emergono le scarse opportunità di crescita professionale e la mancanza di valorizzazione del lavoro svolto.

Nel complesso, quasi tutti i lavoratori, ormai, ritengono che l’occupazione nella pubblica amministrazione non abbia più il prestigio o le prospettive che offriva un tempo. Pertanto, niente panico, non è stata approvata nessuna nuova legge sul posto fisso. Tuttavia, la fotografia che emerge dal quadro attuale non è poi così tanto consolatoria. L’immagine, infatti, è quella di un comparto in crisi di motivazione e prospettive, penalizzato da retribuzioni inadeguate e scarsa attenzione al merito, di fronte a un caro vita sempre più pressante.

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