Approvata la ‘tassa bagnanti’ per chi va al mare a settembre | La pagheremo da subito ai comuni: a quanto ammonta
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Approvata la ‘tassa bagnanti’ per chi va al mare a settembre | La pagheremo da subito ai comuni: a quanto ammonta

Arriva la tassa per chi va al mare a settembre: in cosa consiste (sicilianews24.it / pexels)

Se anche tu andrai al mare a settembre, preparati a tirare fuori i soldi

Fino a poche decine di anni fa, le ferie erano per antonomasia ad agosto. Tutt’Italia, infatti, si fermava per staccare definitivamente dal lavoro almeno due o tre settimane, mentre i più fortunati si prendevano addirittura tutto il mese. Le località turistiche, quindi, si riempivano di gente e per i locali il lavoro era davvero tanto, in ogni settore.

Oggi, invece, le cose sono drasticamente cambiate. Le ferie si sono spalmate su quattro mesi, da giugno a settembre. Questo è accaduto sia per questioni aziendali, poiché sempre più realtà professionali non vogliono chiudere e quindi necessitano di qualcuno sempre in sede in ogni momento dell’anno, sia perché ad agosto i prezzi sono davvero alti.

Quest’anno, inoltre, c’è una brutta notizia per chi va in vacanza a  settembre. La tassa peserà sulle spalle di tutti i bagnanti e non ci si potrà fare niente: ecco di che cosa si tratta.

Tassa bagnanti, in cosa consiste

Una delle regole imprescindibili, quando si è in spiaggia, è quella del pudore. Sebbene esistano lidi per nudisti, che quindi prevedono che vi si possa recare completamente nudi senza incorrere in multe o conseguenze spiacevoli, in tutte le altre spiagge stare senza costume può non essere una buona scelta. Questa fattispecie, infatti, è limitata dalla legge, sebbene non esistano normative di riferimento con regole ferree e specifiche. Il concetto è quello della pubblica decenza che, si sa, con gli anni cambia e muta: se oggi, per esempio, il bikini non scandalizza più nessuno, negli anni Cinquanta era pura utopia indossarlo con la nonchalance di oggi.

L’esposizione del corpo nudo in spiaggia, quindi, può integrare un atto contrario alla pubblica decenza, quindi un illecito che, sebbene sia stato depenalizzato, comporta una sanzione da 51 euro a 309 euro.

Arriva la tassa per chi va al mare a settembre: in cosa consiste (sicilianews24.it / pexels)

Le ordinanze comunali

Come abbiamo visto, la legge non ha regole specifiche per il nudismo in spiaggia: l’illecito di cui sopra, infatti, si riferisce alle condotta contrarie alle regole non scritte di civiltà comuni come, per esempio, l’esposizione dei genitali.

Per questo motivo, molti comuni balneari hanno deciso di adottare delle ordinanze specifiche che, fuori dalle aree dove è concesso il naturalismo, vietano in modo esplicito il nudismo.

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