Agenzia delle Entrate, ecco il fai-da-te: dichiari quello che vuoi a tuo rischio e pericolo | Se ti beccano sono dolori
Dichiarazione dei redditi fai da te: dichiari quello che vuoi (sicilianews24.it / ansafoto)
Dichiara ciò che vuoi, oggi è possibile farlo: ecco i rischi che correrai.
Siamo ormai nel pieno del periodo della dichiarazione dei redditi, mediante la quale ogni contribuente viene a conoscenza del proprio stato patrimoniale, delle tasse che deve versare al Fisco sulla base imponibile e delle detrazioni a cui ha diritto. Si tratta di un momento importante per lo Stato, dal punto di vista economico e per presentare questa dichiarazione dei redditi ci sono vari modi.
Il primo è quello della compilazione di un modello 730 presso un CAF o un patronato, quindi con l’aiuto di un professionista. Il secondo, invece, è quello del modello 730 pre-compilato, disponibile sul sito dell’Agenzia delle Entrate e utile per chi preferisce fare da sé. Il terzo, infine, è quello del modello Redditi Persone Fisiche.
Oggi vi parliamo di un’autocertificazione mediante la quale potete dichiarare in totale autonomia qualcosa che vi consentirebbe di ricevere un’agevolazione economica incredibile. A sancirlo è stata la Corte di Cassazione, per cui non ci sono rischi… o quasi!
IMU con sconto del 50%: cosa fare
L’ordinanza 1263 del 21 gennaio 2021 e l’ordinanza 19665 dell’11 luglio 2023 della Corte di Cassazione hanno stabilito che per tutti gli immobili inabitabili o inagibili, che non possono essere usati dai legittimi proprietari, c’è uno sconto IMU del 50%. Alla base ci sta il principio di collaborazione e buona fede tra contribuente e ente impositore: se il Comune conosce lo stato di inagibilità di quell’immobile, allora deve presentare un IMU ridotto del 50% anche nel caso in cui il legittimo proprietario non presenti la dichiarazione IMU.
Il contribuente, quindi, deve solo presentare un’autocertificazione mediante la quale si riduce l’imposta del 50% e questo vale anche nel caso in cui l’immobile sia in ristrutturazione, quindi non agibile per parte dell’anno.
Dichiarazione dei redditi fai da te: dichiari quello che vuoi (sicilianews24.it / depositphotos)
Quando un immobile è inagibile?
Un immobile si definisce inagibile nel caso in cui abbia un degrado fisico che nessun intervento manutentivo, ordinario o straordinario, potrebbe mai sanare. Si tratta quindi di tutti gli edifici pericolanti, diroccati o fatiscenti, con tetti lesionati in modo gravi o sui quali il Comune ha emesso un’ordinanza di demolizione.
Nel caso in cui, però, un immobile prima inagibile riacquisti l’abitabilità, per esempio per interventi di ristrutturazione, allora entro il 30 giugno dell’anno successivo all’evento che ne ha cambiato lo stato bisogna comunicare questa novità mediante una dichiarazione IMU.
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