“Mi sono lasciata col fidanzato” | INPS ti riempie di soldi per superare il dolore: 600 euro mensili finchè non ritrovi l’amore

Se ti lasci INPS ti dà dei soldi (Foto: Canva) – Sicilianews24.it

Da oggi, se ti lasci ricevi un aiuto economico per superare la difficoltà post-rottura: ecco cosa sapere

Come sappiamo, lasciarsi può essere doloroso.

Tuttavia, da oggi l’INPS ti aiuti a superare il trauma con un assegno mensile da 600 euro.

Sembra incredibile, ma c’è una misura che aiuta chi ha perso il partner, almeno a livello burocratico.

Continua a leggere per scoprire come funziona davvero, a chi spetta e cosa bisogna fare per ottenere questo aiuto.

Il bonus dell’INPS dopo la rottura? Esiste davvero

Quando una relazione finisce, lunga o breve che sia, il dolore è assolutamente reale. Tuttavia c’è chi, nel caos sentimentale post rottura, ha scoperto un piccolo conforto economico da parte dell’INPS. Il cosiddetto “bonus per chi si lascia” sembra una leggenda metropolitana, eppure risponde ad un vero fondo economico di supporto. Anche se non è riservato propriamente a chiunque.

Parliamo di ben 600 euro al mese, una cifra che – secondo le informazioni che circolano online – l’INPS garantirebbe a chi resta solo dopo la fine di un rapporto. Le domande, com’è normale che sia, continuano a moltiplicarsi. Si tratta davvero di un rimborso post-rottura? O di una sorta di “premio” per i cuori infranti? Passa al prossimo paragrafo per avere tutte le risposte.

Se ti lasci lo Stato ti aiuta (Foto: Canva) – Sicilianews24.it

Ecco la verità sui soldi che ti arrivano per superare il dolore

Non esiste un vero e proprio bonus per chi si è lasciato. Ciò che è reale è la forma di tutela pensata per chi ha perso il coniuge e si trova in difficoltà. Più nello specifico, la misura si chiama assegno di vedovanza, una prestazione economica erogata dall’INPS. L’assegno è riservato dunque ai coniugi superstiti, ovvero a chi ha perso il partner con cui era sposato. Per ottenerlo, il richiedente deve essere invalido al 100% e inabile al lavoro oppure deve essere titolare di pensione di reversibilità da lavoro dipendente, pubblico o privato.

O ancora, il richiedente deve essere in possesso di un reddito dichiarato inferiore a 28.659,42 euro (per l’assegno pieno da 52,91 euro mensili), o entro i 32.148,88 euro (per l’importo ridotto da 19,59 euro). Il totale, su base annua, può arrivare fino a 600 euro, da sommarsi alla pensione di reversibilità. Chi ne ha diritto può anche chiedere arretrati fino a 5 anni, per un massimo di circa 3.000 euro complessivi. Morale della favola? Il bonus da 600 euro esiste, ma è solo per chi ha perso un coniuge e si trova in difficoltà, non per chi si lascia col fidanzato.

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