ULTIM’ORA, VIETATO guidare da quest’ora a quest’ora: se devi fare un servizio esci a piedi | In caso contrario ti lasciano in mutande
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ULTIM’ORA, VIETATO guidare da quest’ora a quest’ora: se devi fare un servizio esci a piedi | In caso contrario ti lasciano in mutande

Guidare – fonte pexels – sicilianews24.it

Questo nuovo divieto potrebbe rivoluzionare il modo di concepire la guida dell’auto.

Nella società moderna, la frenesia quotidiana ha reso l’automobile uno strumento essenziale per affrontare la molteplicità di impegni che scandiscono le giornate. Non esistono più orari prestabiliti per mettersi alla guida: l’esigenza di conciliare lavoro, famiglia, attività sportive e momenti di svago spinge milioni di persone a utilizzare l’auto in qualsiasi momento della giornata. La flessibilità richiesta dalle agende fitte di appuntamenti ha trasformato l’automobile in un mezzo indispensabile, capace di garantire rapidità e indipendenza negli spostamenti.

Le prime ore del mattino vedono le strade affollarsi di pendolari diretti al lavoro o di genitori impegnati ad accompagnare i figli a scuola. Tuttavia, non è raro osservare un flusso costante di veicoli anche nelle ore centrali, segno di una quotidianità scandita da commissioni, pranzi di lavoro e attività personali. Con l’aumento del lavoro flessibile e dello smart working, la rigidità degli orari si è ulteriormente allentata, generando spostamenti distribuiti durante tutta la giornata.

Anche le ore serali e notturne sono sempre più percorse da automobilisti. Cene fuori, eventi culturali o semplicemente il rientro da turni lavorativi serali contribuiscono a mantenere attivo il traffico ben oltre gli orari tradizionali. Le grandi città, in particolare, mostrano strade vivaci fino a tarda notte, alimentate da una vita sociale intensa e da servizi che rimangono operativi a ogni ora.

Questo uso continuo dell’automobile riflette l’evoluzione dei ritmi di vita contemporanei, caratterizzati da una dinamicità crescente e dall’esigenza di ottimizzare i tempi. Tuttavia, solleva anche interrogativi su sostenibilità ambientale, stress da traffico e la necessità di alternative di mobilità più efficienti e meno impattanti.

Uso personale dell’auto aziendale: le conseguenze legali

La Cassazione ha confermato che l’uso personale dell’auto aziendale durante l’orario di lavoro costituisce una grave violazione contrattuale e può giustificare il licenziamento. Con l’ordinanza n. 3607/25, la Corte ha chiarito che il dipendente sorpreso a utilizzare il veicolo aziendale per fini privati durante il servizio può essere licenziato per giusta causa.

L’auto, infatti, rappresenta un bene aziendale destinato esclusivamente a scopi lavorativi, salvo diverse disposizioni contrattuali. Diverso è il caso dell’uso del veicolo fuori dall’orario lavorativo: ciò è consentito solo se previsto dal contratto e con l’approvazione del datore di lavoro.

Auto – fonte pexels – sicilianews24.it

Controlli e limiti alle indagini investigative

Nel caso esaminato, un dipendente di un’azienda chimico-farmaceutica è stato licenziato dopo che un’agenzia investigativa ha documentato l’uso illecito del veicolo per fini personali durante l’orario di servizio. La Cassazione ha ribadito la legittimità di tali controlli, purché svolti in luoghi pubblici e finalizzati ad accertare condotte dannose per l’azienda.

Le indagini devono rispettare principi di proporzionalità, scopo mirato e limitarsi a contesti non privati. Anche se il licenziamento è previsto per violazioni gravi, il datore di lavoro può considerare sanzioni meno severe nei casi meno compromettenti.

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