“Voglio andare in pensione a 61 anni”: perfetto, licenziati in questo giorno ed è fatta | Basta fare questa richiesta ed è fatta
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“Voglio andare in pensione a 61 anni”: perfetto, licenziati in questo giorno ed è fatta | Basta fare questa richiesta ed è fatta

“Voglio andare in pensione a 61 anni”: perfetto, licenziati ed è fatta | Basta fare questa richiesta ed è fatta (sicilianews24.it / pexels)

Un metodo efficace per andare in pensione a 61 anni: ci va coraggio, devi licenziarti

Dopo tanti anni dedicati al proprio lavoro, è normale che subentri la voglia di riposarsi e di dedicarsi al proprio tempo libero, quindi alla propria famiglia e a quegli hobby che per tanti anni sono stati messi in secondo piano per dare priorità al ruolo professionale e quindi alla carriera.

La legge, però, è molto chiara in merito e finché non si hanno tutti i requisiti in regola non ci si può neanche avvicinare alla pensione, a meno che si decida autonomamente di licenziarsi: quando si prende questa decisione, però, si sa che si va incontro a un periodo senza lavoro e, spesso, senza alcun sussidio, poiché la NASPI è prevista solo in caso di perdita involontaria del lavoro.

Oggi vi sveliamo un metodo efficace per andare in pensione a 61 anni: lo conoscono in pochissimi e prevede il licenziamento, ecco di che cosa si tratta.

In pensione a 61 anni: è sufficiente licenziarsi

Informarsi in merito ai requisiti d’accesso alla pensione è fondamentale, per non illudersi di poterci andare prima del tempo e soprattutto per farsi trovare preparati nel momento giusto. Oltre a ciò che prevede la legge, poi, è utile anche conoscere tutti quei percorsi alternativi che consentono di anticipare l’uscita dal mondo del lavoro e che, quindi, danno una seconda opzione rispetto al pensionamento di vecchiaia, che richiede almeno 67 anni di età o al pensionamento anticipato, per il quale si devono avere 42 anni e 10 mesi di contributi versati.

Per anticipare l’uscita dal mondo professionale ed accedere a quello pensionistico, però, si può percorrere una terza strada, che si basa su una serie di passaggi specifici. Il primo è l’accesso alla NASPI, l’indennità di disoccupazione, seguito dal raggiungimento dei requisiti per l’Ape Sociale: di che cosa si tratta.

In pensione a 61 anni: è sufficiente licenziarsi (sicilianews24.it / pexels)

Licenziati e andrai in pensione

Il primo step è quello del licenziamento, che dev’essere messo in atto dall’azienda così che il lavoratore possa percepire la NASPI: per questo primo passo si consiglia al dipendente di aspettare il 61esimo compleanno e, soprattutto, di verificare di aver versato almeno 28 anni di contributi. A questo punto, il cittadino ha diritto alla NASPI  per due anni; quando termina questo periodo, si passa quindi all’Ape Sociale, che si può richiedere dopo 3 mesi dalla ricezione dell’ultimo assegno NASPI.

Per accedere all’Ape Sociale si devono avere almeno 63 anni e 5 mesi di età ed essere disoccupati per perdita involontaria del lavoro; con questi requisiti, si può arrivare a percepire fino a 1500 euro al mese fino a che non si raggiungono i requisiti per l’accesso ala pensione di vecchiaia, quindi fino ai 67 anni.

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